CATANZARO - STATO DI AGITAZIONE PER I CONSORZI DI BONIFICA
All’esterno, ed è comprensibile, forse sfugge quanto strategica sia l’operatività dei Consorzi di Bonifica, enti il cui ruolo è essenziale non solo per l’agricoltura regionale ma complessivamente per un’efficace azione di prevenzione e contrasto ai fenomeni di dissesto idrogeologico. I Consorzi, insomma, attraverso piccole, medi e grandi opere, contribuiscono quotidianamente al governo del territorio.
Cosa grave è che questa consapevolezza sembri non albergare negli uffici politici della Cittadella Regionale all’interno dei quali – evidentemente – si pensa che rispetto ai problemi ed alle necessità l’unica scelta possibile sia quella di voltarsi dall’altra parte e far finta che non esistano.
Come sigle sindacali, con senso di piena e profonda responsabilità, abbiamo assunto un atteggiamento costruttivo cercando e chiedendo più volte un confronto con il Presidente e con la Giunta Regionale, confronto attraverso il quale definire possibili soluzioni, il tutto nell’interesse dei lavoratori, dei Consorzi e della Calabria; non aver adeguatamente apprezzato e valorizzato questo nostro approccio è stata una scelta né utile, né intelligente, né lungimirante.
L’iniziativa assunta dalle Federazioni Territoriali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uilbi Uila aveva esattamente questo scopo, evidenziare un problema, chiedere attenzione, discutere nel merito e trovare una sostenibile soluzione; si è scelta una strada diversa ed a distanza di poche settimane – a riprova dell’esistenza oggettiva di un problema – lo stato di agitazione dei lavoratori riguarda più di un Consorzio.
Ancora una volta Fai Cisl, Flai Cgil, Uilbi Uila congiuntamente alle Rsa del Consorzio Ionio Catanzarese e quello Tirreno Catanzarese dichiarano lo stato di agitazione del settore nel territorio Catanzarese aggiungendosi a quello del Consorzio Bacini Tirrenici cosentini, del Consorzio Bacini Meridionali Cosentini.
Stato di agitazione che è l’ennesimo tentativo di aprire un confronto serio con chi – e ci riferiamo al Presidente Oliverio – ha sulle sue spalle la responsabilità delle scelte; se non dovessero palesarsi una precisa volontà di confronto e risposte chiare e concrete diciamo sin da subito che proclameremo lo sciopero e ci autoconvocheremo presso la Cittadella Regionale. E perché sia nuovamente chiaro non chiediamo la luna o cose difficili da realizzare.
I Consorzi devono essere messi in grado di operare attraverso una riforma del sistema che – evidentemente – cosi com’è non funziona, c’è assoluta necessità di integrare con fondi regionali i capitoli di bilancio ridotti o azzerati per centrare un duplice obiettivo, di garantire i livelli occupazionali e consentire cosi l’erogazione di servizi che siano efficienti nella tempistica ed efficaci nei risultati.
Attendiamo ora risposte, il tempo dei rinvii è finito e lo sanno bene le aziende che ricevono affannosamente i servizi, i territori sui quali urgono risposte ed interventi di contrasto e contenimento del rischio idrogeologico, i lavoratori che non percepiscono da mesi lo stipendio, quelli a cui non verranno garantite le giornate lavorative e quelli il cui posto di lavoro è seriamente a rischio.