UNILEVER: ACCORDO RAGGIUNTO PER IL SITO DI CAIVANO, SCONGIURATI 39 LICENZIAMENTI
A conclusione di una vertenza lunga e difficoltosa che ha visto coinvolti i lavoratori del sito di Caivano (NA) della Unilever Italia Holdings srl, è stato raggiunto l'accordo tra azienda ed organizzazioni sindacali territoriali di categoria. Lo rende noto Raffaella Buonaguro, Segretaria generale della Fai Cisl di Napoli.
"Siamo soddisfatti - afferma la sindacalista della Fai - di essere riusciti a scongiurare 39 licenziamenti ed a far ricollocare i lavoratori all’interno del Gruppo, assicurando il mantenimento dei livelli occupazionali e specifiche garanzie ai lavoratori".
Unitariamente, prosegue Buonaguro, "ribadiamo la ferma contrarietà alla dismissione del centro ricerca e sviluppo dell’Algida di Caivano, ma riconosciamo l’importanza dell’accordo di aver individuato varianti di scelta utili per configurare a tutti i lavoratori un sistema di ricollocazione o di uscita incentivante. Impegno e risultato che ci è stato riconosciuto da tutti loro, presenti insieme a noi, alla trattativa. Non li lasceremo soli - conclude la Segretaria della Fai Cisl - e saremo comunque attenti a verificare i contraccolpi che ci saranno per effetto della chiusura del centro ricerca di Caivano, consapevoli che, se la fabbrica del famoso Cornetto è riuscita ad invertire la rotta della crisi, è solo grazie agli enormi sacrifici dei suoi lavoratori".
A sottolineare la positività dell'accordo è anche Attilio Cornelli, Segretario nazionale Fai Cisl. "La preoccupazione manifestata dalla nostra Organizzazione sindacale per la chiusura di un Centro di ricerca che nei decenni ha rappresentato e sostenuto la crescita dell'importante marchio e della realtà produttiva di Caivano, non ci impedisce di apprezzare il risultato responsabilmente ed unitariamente raggiunto dalle Segreterie territoriali, congiuntamente alle Rsu", afferma il sindacalista. Che aggiunge: Si sono ricercate le soluzioni praticabili, privilegiando il futuro occupazionale ed intervenendo su una pluralità di strumenti e soluzioni. La Fai Cisl, resta impegnata a livello territoriale e nazionale per rafforzare le prospettive di futuro dello stabilimento. Chiediamo alla multinazionale impegni tangibili per consolidare e tornare a crescere nella realtà produttiva campana. Non bastano certo i sacrifici dei lavoratori, che con grande senso di responsabilità hanno attivato contratti di solidarietà difensivi: sono necessari ulteriori investimenti per innovare e potenziare le capacità produttive. Il Piano 'Industria 4.0' che il Governo si appresta a varare con la Legge di stabilità può essere un terreno proficuo di lavoro", conclude Cornelli.