REGGIO CALABRIA, PISCIONERI: ROGHI ERANO EVITABILI, OCCORREVA PUNTARE SU PREVENZIONE
"Siamo alle solite: mentre si cercano le responsabilità, il territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria Brucia, dal mare alla montagna, devastando in poche ore il verde rigoglioso di querce, faggi, ulivi, lecci secolari e un’enorme macchia mediterranea. E’ sotto gli occhi di tutti che va in fumo la ricchezza vera della nostra terra, fatta di bellezza del paesaggio, ambiente, biodiversità, acqua, aria pulita, buona terra". Lo afferma in una nota Romolo Piscioneri, segretario generale della Fai Cisl Reggio Calabria. "Per non dire poi - aggiunge - dei danni all’agricoltura, con i tanti ettari di grano antico, pronto per la mietitura e tramando dei semi, distrutto nell’area Grecanica e gli uliveti carichi di olive e parte di vigneti su Motta San Giovanni. Gli incendi di queste ore, provocati da criminali, potevano essere evitati? La risposta è sì. O comunque si potevano limitare i focolai e i danni subiti, se ci fossimo presi cura della manutenzione del territorio, mediante interventi di prevenzione e controllo, indispensabili per arginare, in fase preventiva, l’avvio degli incendi e governare, con maggiore possibilità di riuscita, la fase di spegnimento. Come Cisl, è ormai da tempo che, chiediamo un ricambio generazionale governato per numero di ore lavorative, che periodicamente si liberano per effetto della messa in quiescenza dei lavoratori che hanno raggiunto il requisito di andare in pensione, constatato che, nel settore della forestazione non si effettuano assunzioni dal lontano 1983, entrata in vigore della legge 442/84, riducendo così il numero attuale, a poco più di seimila addetti in tutta la regione, con un’età media oltre i sessant’anni. A queste difficoltà, si aggiunge l’inadeguatezza dei mezzi in dotazione per lo spegnimento incendi, vetusti e superati per tecnologia, nonché una inadeguata organizzazione, deficitaria nel contemplare le diverse autorità e strutture che hanno l’obbligo di lavorare affinché simili disastri non si verifichino o in ogni caso ridotti al minimo", conclude Piscioneri.