PAI NOVARA, SIGLATO INTEGRATIVO. FAI CISL: COSI' VA RACCOLTA LA SFIDA DI INDUSTRIA 4.0
Si è conclusa la trattativa sull’accordo di secondo livello per lo stabilimento PAI Industriale di Novara, del Gruppo San Carlo, in cui la rappresentanza Fai Cisl raggiunge i tre quarti delle Rsu. Una realtà con 120 dipendenti a tempo indeterminato, 8 lavoratori con contratto staff leasing part time e altri 30–40 assunti mediamente durante l’anno con contratto di somministrazione.
“Il rinnovo dell’accordo, scaduto il 31 dicembre 2017 – afferma Emilio Capacchione, Segretario generale della Fai Cisl Piemonte Orientale – ha visto le Rsu di Stabilimento e la Segreteria Territoriale impegnarsi in maniera determinata sviluppando una Piattaforma di discussione che ha avuto, come primo obbiettivo, il riordino delle forme di assunzione e la rivisitazione delle retribuzioni, in funzione delle richieste di un mercato sempre più incostante e in fibrillazione”.
Nel dettaglio, il premio di risultato passerà dagli attuali 2.400 euro a 2.800, con un aumento di 100 euro l’anno per il periodo di validità, e un aumento di 1.000 euro nel quadriennio. Complessivamente i lavoratori percepiranno una media di 9mila euro in quattro anni a titolo di premio di risultato.
Novità rilevanti anche sul versante del riconoscimento delle maggiorazioni notturne (+35%) e l’attività lavorativa del sabato (+50%). Introdotto anche un sistema di vasche comunicanti in grado di creare un percorso d’inserimento graduale per portare 4 contratti Staff leasing da part time a full time e di trasformare due contratti in somministrazione in contratti a tempo determinato.
“Un accordo innovativo e di prospettiva dal chiaro taglio Fai - afferma il Segretario nazionale Fai Cisl Attilio Cornelli -, a dimostrazione che il cambiamento tecnologico associato ad un cambiamento nelle dinamiche di contrattazione può determinare condizioni di progresso per tutti, con un incremento della produttività aziendale e l'avanzamento delle tutele per i lavoratori. Così intendiamo interpretare la contrattazione decentrata aziendale, e così va raccolta la sfida di industria 4.0. Grazie ai nostri delegati e ai nostri sindacalisti sul territorio, il cui lavoro prova una volta di più lo stretto legame che unisce esercizio negoziale e welfare contrattuale ad uno sviluppo equo e sostenuto”.