VENETO, FIRMATO CONTRATTO INTEGRATIVO FORESTALI. ZANIN: "IL LORO CONTRIBUTO ESSENZIALE PER TERRITORIO E CITTADINI"
Si è arrivati oggi alla firma del Contratto integrativo Regionale di Lavoro per i lavoratori veneti del settore forestale. Interessati sono dunque gli addetti ad attività di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico agraria della Regione. Sono molti i motivi di soddisfazione per un risultato raggiunto dopo che il precedente CIRL era scaduto il 31 dicembre del 2014. Va ricordato infatti che il contratto nazionale è fermo addirittura al 2012 e soprattutto che sono pochissime le regioni italiane in cui si realizza una contrattazione integrativa. Dunque dal Veneto parte un segnale chiaro, come dichiara Andrea Zanin, Segretario Generale della Fai Cisl del Veneto: “I lavoratori del settore forestale non sono lavoratori di serie B. Anzi il loro contributo, il loro lavoro è essenziale per la cura del territorio e quindi per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini. Troppo spesso vengono attaccati oppure ci si dimentica di loro".
Negli anni in Veneto il settore è stato oggetto di molte riforme e riorganizzazioni. La più recente ha visto il passaggio dei lavoratori forestali dalla gestione diretta da parte della Regione a quella dell’ente regionale Veneto Agricoltura. Il contratto siglato in data odierna, dichiarano i coordinatori Fai Cisl Veneto per il settore forestale, Riccardo Bernard e Diego De Bortoli, riafferma alcuni principi già sanciti dagli accordi territoriali soprattutto in tema di turnover e di garanzia dei livelli occupazionali. Gli addetti del comparto sono poco meno di 600 e negli anni stanno diminuendo. L’accordo prevede che nel caso di pensionamento si proceda a nuove assunzioni e/o a trasformazione di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.
“Come in tanti altri settori il problema del ricambio generazionale si fa sentire anche nel settore forestale - continua Zanin - e il numero di addetti è ormai arrivato ad una soglia limite, al di sotto della quale non possiamo permetterci di andare se non vogliamo davvero mettere in serio pericolo l’equilibrio idraulico forestale del nostro fragile territorio”.
Proprio per garantire una maggiore efficienza ed efficacia sul piano della tutela dell’ambiente, il contratto prevede la reintroduzione delle Squadra Antincendio Boschivo e l’organizzazione di nuove squadre di pronto intervento che dovranno coordinarsi con la Protezione Civile in caso di calamità o emergenze. Per i lavoratori, oltre agli aumenti economici, abbiamo ottenuto un adeguamento dei buoni pasto a 7,00 € giornalieri, la riduzione dei tempi di trasferimento per le lunghe distanze, aumenti salariali retroattivi dal 1° gennaio c.a. Inoltre sono presenti alcune significative novità che riguardano la previsione di nuove tipologie di mansioni e maggiori tutele sul piano della salute e della sicurezza sul lavoro. Infine con l’accordo odierno si dà piena attuazione a quanto già stabilito nel passaggio a Veneto Agricoltura riguardo all’inquadramento degli addetti degli uffici che ora, correttamente, vengono individuati ed assunti come personale impiegatizio. “Un contratto importante perché tocca tanti aspetti organizzativi e lancia soprattutto un messaggio politico: la contrattazione nazionale e territoriale per il settore forestale non è un’opzione, è invece una necessità per la tutela dei lavoratori e delle loro famiglie e in generale per la tutela del nostro patrimonio ambientale!”. Conclude così, evidentemente soddisfatto, il Segretario Generale della Fai Cisl del Veneto.
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