CAPORALATO, FIRMATO PROTOCOLLO A CROTONE. SODDISFAZIONE FAI CISL
È stato sottoscritto ieri nella Prefettura di Crotone il “Protocollo contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura”, una convenzione per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore agricolo per prevenire forme illegali di intermediazione di manodopera. Il documento è stato siglato, alla presenza del Prefetto, da Ispettorato Territoriale del Lavoro, Inps, Inail, Azienda Sanitaria Provinciale, Confagricoltura, Coldiretti, Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil.
“Ci riteniamo molto soddisfatti del lavoro fatto in questi mesi, nonché delle proposte portate al tavolo dalla nostra federazione”, afferma Francesco Fortunato, Segretario territoriale della Fai Cisl, che spiega: “Fondamentale sarà la nostra azione nel territorio, specie dove è più forte la presenza di lavoratori immigrati, ai quali va assicurata un’attività capillare di informazione e divulgazione sui contratti, sulla legislazione sociale, sui temi della bilateralità, e le relative prestazioni erogate da Eban, Ebat, Fisa. Importante, poi, il coinvolgimento del Caf e dell’Inas Cisl per l'assistenza fiscale, la problematica abitativa e il relativo contratto di fitto, ma anche per i permessi di soggiorno, i ricongiungimenti familiari, gli infortuni e le malattie professionali, l'alfabetizzazione, il servizio trasporti. Cose che messe insieme favoriscono una vera crescita culturale e integrazione”.
Il ruolo dei sindacati sarà determinante anche per monitorare l'applicazione del protocollo, con la possibilità di apportare possibili migliorie. La convenzione sarà valida fino al 31 dicembre 2019. “Auspichiamo possa essere da impulso per la realizzazione di protocolli simili anche nelle altre province, ma rimane fondamentale l’attivazione di una cabina di regia regionale per il lavoro agricolo di qualità come presidio costante organizzato a tutela delle aziende e dei lavoratori e, parallelamente, l'attivazione di un tavolo sull'agroalimentare per valorizzare le eccellenze del Made in Calabria”, afferma il Segretario generale della Fai Cisl Calabria Michele Sapia.
Un commento molto positivo giunge dal Segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota: “Tra i punti qualificanti del protocollo di Crotone c’è sicuramente l’impegno, per le parti datoriali, a sensibilizzare i propri iscritti verso assunzioni che passino per i Centri per l’Impiego, nonché l’attivazione, con l’Inps, della Rete del lavoro agricolo di qualità. Sono punti essenziali per favorire le aziende virtuose e i canali della legalità”. “Questo protocollo – fa notare Rota – si ispira a quello sperimentale interministeriale sottoscritto nel 2016 e denominato Cura-legalità-uscita dal ghetto: era una buona iniziativa, ora è scaduta ma meriterebbe di essere rifinanziata in tutte le regioni che avevano aderito”.