PESCA, FAI CISL ABRUZZO MOLISE: NECESSARIO DRAGAGGIO DI EMERGENZA DEL PORTO DI PESCARA
"Ennesima emergenza al porto di Pescara: ancora una volta, nel corso della notte tra il 6 e 7 gennaio, i pescatori per poter uscire dal porto canale e prendere il largo hanno dovuto tribolare per circa tre ore a causa delle condizioni troppo basse del fondale, che ha fatto arenare le barche". Lo dichiara in una nota la Fai Cisl Abruzzo Molise, aggiungendo: "Prendiamo atto che proseguono i disagi e le difficoltà per il settore pesca a Pescara. La sicurezza dei natanti e dell’equipaggio sono le priorità che in primis devono essere rispettate, quando si affronta la navigazione in mare aperto, e diventa del tutto inaccettabile che nelle operazioni di uscita o di rientro in porto le condizioni di sicurezza siano messe in discussione dalle condizioni troppo basse del fondale. Una situazione nota a tutti da anni, e che non è stata mai risolta in maniera radicale e definitiva. Al fine di salvaguardare la sicurezza nelle operazioni di uscita o di rientro in porto, è stato indicato come porto alternativo quello di Ortona. Una scelta, questa, necessaria e indiscutibile, ma nello stesso tempo penalizzante per gli armatori, in quanto gli stessi pescherecci rientrati dall’attività in mare necessitano di tutte le operazioni di manutenzione e della preparazione dell’imbarcazione per poter riprendere le attività, ed eseguire queste operazioni al di fuori del proprio porto comporta ulteriori disagi e costi non previsti per l’impresa di pesca. Un ulteriore danno economico, che sicuramente andrà ad intaccare la redditività delle imprese, che in questi ultimi anni di crisi è stata già fortemente penalizzata". La Fai Cisl Abruzzo Molise, nel ringraziare la Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera per l’assistenza e per il soccorso prestato alle imbarcazioni in difficoltà, esorta e chiede al Governo Regionale, alla Provincia di Pescara, al Comune di Pescara e alle istituzioni competenti tutte, di "procedere in tempi rapidi ad un dragaggio di emergenza, al fine ripristinare le giuste condizioni di navigabilità del porto, in modo da consentire alla marineria di Pescara di riprendere in tempi brevi la normale attività lavorativa, anche perché il settore è oggi privo di ammortizzatori di sostegno al reddito per i pescatori".