CCNL ALIMENTARE, FAI FLAI E UILA CALABRIA: "PROPOSTA UNITARIA RILANCERA' IL SETTORE"
Soddisfazione dei segretari generali regionali Sapia, Costa e Merlino per il varo della piattaforma unitaria di rinnovo dei contratti dell’industria e della cooperazione alimentare
LAMEZIA TERME 21 MARZO 2019 - È stata approvata all’unanimità la piattaforma unitaria per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali dei lavoratori impegnati nel settore dell’industria e della cooperazione alimentare. Nel corso di una nutritissima assemblea unitaria di Fai, Flai e Uila Calabria a cui hanno partecipato oltre cento delegati delle tre organizzazioni sindacali sono state condivise le linee guida caratterizzate da un’alta qualità dei contenuti in tema di welfare aziendale e conciliazione vita-lavoro di quelli che saranno i nuovi contratti per gli operatori che lavorano in questo strategico comparto produttivo. L’assemblea ha visto la partecipazione di delegati sindacali di diverse realtà dell’industria alimentare e cooperazione alimentare in Calabria tra cui presidi importanti come Galbani, Callipo, Granarolo e Arsac. Mentre le conclusioni sono state affidate al segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota. Da qui la soddisfazione delle segreterie unitarie di Fai, Flai e Uila Calabria.
“La nostra proposta – hanno commentato Michele Sapia, Bruno Costa e Nino Merlino, rispettivamente segretari generali calabresi di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – è decisamente innovativa perché punta a cogliere i mutamenti in corso nel mondo del lavoro in un comparto che per la Calabria diventa strategico in chiave di rilancio delle produzioni di qualità”. E a questo proposito i vertici delle tre sigle sindacali calabresi del comparto ricordano “la previsione all’interno dei contratti di concetti chiave come la polifunzionalità, l’integrazione sanitaria e il ricambio generazionale”. “Soprattutto quest’ultimo meccanismo – aggiungono – permetterà di introdurre forze nuove nei processi produttivi delle industrie alimentari e della cooperazione alimentare che tanto necessitano di formazione qualificata e al passo con i tempi. Ricordiamo infatti che allo stato attuale l’occupazione all’interno di questo settore è rappresentata per un quarto da lavoratori con un’età media di 56 anni. Facilitarne il ricambio non può che contribuire all’innalzamento della qualità della produzione e rispondere al dramma della disoccupazione giovanile che è una vera e propria piaga sociale per la nostra regione”.
Nel corso dell’intervento del segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota ha evidenziato “non tanto e non solo la forza che può derivare da una proposta unitaria che già di per sé rappresenta un grande risultato” ma anche la qualità dei contenuti progettuali. “Polifunzionalità, nuovi inquadramenti professionali, rinnovo generazionale e potenziamento della formazione continua del personale impegnato nel settore – ha detto – rappresentano le chiavi fondamentali per rispondere alle esigenze di un mercato sempre più competitivo”. Secondo Rota, “sono concetti che vanno incontro da un verso ai mutamenti di mondo del lavoro in continua evoluzione ma anche ad un segmento produttivo che è ‘una punta di diamante’ del made in Italy nel mondo”. “Integrare diversi strumenti – conclude – che passano da misure di welfare aziendale a processi di qualificazione professionale attraverso anche ad adeguamenti salariali importanti in un unico progetto contrattuale è la strategia che può risultare vincente per l’intero comparto”.