CONTRATTI, FAI CISL LAZIO: SOTTOSCRITTO PER LA PRIMA VOLTA INTEGRATIVO NELLA GESCAR DI RIETI
È stato sottoscritto il contratto integrativo aziendale nello stabilimento di Rieti della Gescar, azienda del Gruppo Cremonini. A renderlo noto è la Fai, la federazione agroalimentare e ambientale della Cisl, firmataria dell’accordo.
“Con questo contratto, che è il primo integrativo firmato in Gescar, si migliorano l’ambiente di lavoro, l’organizzazione degli orari, la flessibilità, la formazione, il premio di risultato, per questo esprimiamo un giudizio molto positivo e riteniamo nettamente migliorate le relazioni sindacali in una realtà produttiva di grande rilievo per tutto il territorio rietino”, afferma il segretario generale della Fai Cisl Lazio, Claudio Tomarelli.
Tra i punti principali previsti dal contratto, l’impegno delle parti a favorire la formazione continua e qualificata, con la prospettiva di affrontare le sfide del futuro sul piano della professionalità e di competenze aggiornate rispetto all’utilizzo delle nuove tecnologie. Nell’ottica di una proficua collaborazione, le segnalazioni dei bisogni formativi saranno oggetto di valutazione con la RSU.
È stato definito un premio di risultato per il quadriennio 2019-2022 che sarà correlato al miglioramento, in alternativa tra loro, dei livelli di volumi, produttività e qualità. Per quanto riguarda i livelli di inquadramento del personale, le parti avvieranno entro il 30 giugno 2020 un comparto dedicato.
Un commento positivo sulla sigla dell’accordo giunge anche dal segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota, che afferma: “La contrattazione di secondo livello si è confermata anche in questo caso come una grande opportunità di confronto per affrontare temi specifici nelle aziende e soddisfare bisogni fondamentali di lavoratrici e lavoratori, monitorando sempre l’andamento complessivo dell’impresa e la gestione degli investimenti. La strada da seguire per sostenere l’agroalimentare italiano è questa, orientata a una sempre maggiore partecipazione di lavoratrici e lavoratori ai processi organizzativi e produttivi aziendali, che faccia leva anche su un maggiore coinvolgimento delle Rsu e su una condivisione attiva degli obiettivi”.