11 Mar2020
CORONAVIRUS, FAI FLAI E UILA UMBRIA: "SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI CONDIZIONE NECESSARIA PER SCONFIGGERE VIRUS E RILANCIARE ECONOMIA"
Vista la situazione che si va delineando in tutto il Paese e viste le indicazioni di comportamento che segnalano la vicinanza tra persone come elemento di rischio di contagio, riteniamo che in un luogo come l'ambiente di lavoro, nonostante tutte le possibili attenzioni, non siano evitabili rischi di contatto (si pensi all’area spogliatoi, alle riunioni, all’area mensa/ristoro, al passaggio di camionisti e ditte esterne provenienti anche da aree fortemente interessate dal problema ecc..) e comunque, in generale si tratta di un luogo dove si muovono centinaia di persone che amplificano i rischi di contagio.
"Lavorare in sicurezza e tutelare la salute nei luoghi di lavoro per sconfiggere il Virus sono la condizione necessaria per rilanciare, il più presto possibile, la nostra economia e difendere l'occupazione. Da qui al 3 aprile (data in cui scadono i decreti del governo) ed in ogni caso fino al contenimento definitivo del Virus servono un coordinamento ed una azione comune".
A fronte di queste considerazioni Fai, Flai e Uila Regionali, coordinate via telefono per i motivi che tutti conosciamo, visti gli strumenti messi a disposizione dal Governo (DPCM 2 MARZO N.° 9 e successivi), chiedono di valutare tutte le strade percorribili per raggiungere la soluzione migliore nell'immediato. Questo "nemico invisibile" di oggi, non aspetta e non avverte. Le confederazioni di Cgil, Cisl e Uil hanno diramato un comunicato stampa da inviare a tutte le RSU ed RSA nelle aziende ed una lettera congiunta inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri ed a tutti i presidenti delle associazioni datoriali fra le quali Confindustria dove viene richiamato il senso di responsabilità straordinario di questo momento. Massima è la disponibilità a trovare soluzioni ma la salute prima di tutto. Sappiamo che le nostre RSU e gli RLS stanno facendo il massimo in ogni realtà. Le aziende devono mettere in condizione, se intendono proseguire il lavoro, di sicurezza le proprie maestranze. Ogni consiglio può essere l'intuizione a risolvere molte preoccupazioni che giustamente i lavoratori si sentono di rappresentarci ora dopo ora, siamo subissati di telefonate con le segnalazioni di ciò che evidentemente non va. Se questo non dovesse avvenire e, come indicano Cgil, Cisl e Uil saremo costretti a segnalare eventuali criticità agli enti preposti.
È nostra opinione che i principi che valgono per la vita sociale non possono non essere gli stessi anche in campo lavorativo.