ABRUZZO, I SINDACATI AGLI ASSESSORI IMPRUDENTE E FIORETTI: "VOUCHER PRECARIZZANO IL LAVORO E APRONO ALLO SFRUTTAMENTO"
L’Assessore alle Politiche Agricole, Imprudente, e quello del Lavoro, Fioretti, della Regione Abruzzo, hanno rilasciato un comunicato stampa apparso ieri dove hanno chiesto al Governo, con una nota ufficiale, la reintroduzione dei voucher in agricoltura. La richiesta viene fatta dagli Assessori regionali forse perchè le Organizzazioni datoriali agricole hanno rilanciato l’uso dei voucher da quando è iniziato il clima di emergenza nel nostro Paese per l’epidemia del COVID-19.
Naturalmente non siamo d’accordo con quanto preannunciato, e riteniamo paradossale che Imprudente e Fioretti, Assessori di questa Regione, spieghino la richiesta della reintroduzione dei voucher con la possibilità, per lavoratori già in forte difficoltà per il blocco di altri settori da quello agricolo, di arrotondare il loro reddito con il lavoro di raccolta nelle campagne. Ricordiamo ai due Assessori che in agricoltura è gia previsto l’uso dei voucher per prestazioni occasionali/accessorie e non per il lavoro ordinario.
Quindi la richiesta portata avanti dagli Assessori Imprudente e Fioretti porta solo ad una maggiore precarizzazione del lavoro agricolo, utile solo alle Imprese di dimensioni maggiori che, attaverso l’uso dei voucher, aprono allo sfruttamento dei lavoratori del settore attraverso una non applicazione del contratto nazionale di lavoro, che in questo modo sarebbe aggirato a favore di un lavoro nero-grigio.
Infine portiamo all’attenzione dei due Assessori che la Regione Abruzzo si è dotata di un Osservatorio regionale contro lo sfruttamento del lavoro in agricoltura, costituito da INPS-INAIL, Ispettorato del Lavoro, Assoociazioni datoriali meno una, Organizzazioni Sindacali di categoria e Anci, prima che fosse emanata la L.199/2016. Una legge voluta fortemente dalle Organizzazioni Sindacali per contrastare il lavoro illegale, il sottosalario, il caporalato, garantire dignità ai lavoratori agricoli che non debbono esere sfruttati e che prevede sanzioni per tutte quelle Imprese che non rispettano le leggi sul lavoro, sulla salute e sicurezza dei lavoratori, oltre che del contratto nazionale. Una ulteriore estensione dei voucher significherebbe, per le Imprese agricole che non rispettano quelle norme, aggirare le sanzioni contenute nella suddetta Legge.
FAI, FLAI e UILA, insieme a CGIL, CISL e UIL Nazionali, hanno già fatto pervenire una lettera al Presidente del Consiglio Conte, ed alle Ministre del Lavoro e dell’Agricoltura, Catalfo e Bellanova, con la quale esprimono tutto il loro dissenso per la reintroduzione dei voucher in agricoltura e chiedono di evitare che il Governo, nel momento della conversione in legge del Cura Italia o nella predisposione di altri decreti, modifichi la normativa attuale dei voucher in agricoltura.
FAI-CISL FLAI-CGIL UILA-UIL
F. Pescara Sinimberghi A.P. L. Lippa