PESCA, FAI CISL SICILIA: "SERVE GOVERNANCE EUROPEA, I PESCATORI NON POSSONO RISCHIARE LA VITA PER LAVORARE"
“Non si può lavorare col rischio di essere sequestrati o di essere attaccati da motovedette libiche. I pescatori siciliani vanno tutelati”. È lapidario il commento del segretario generale della Fai Cisl Sicilia, Pierluigi Manca, che commenta gli atti di violenza avvenuti ieri ai danni di un peschereccio di Mazara del Vallo da parte di motovedette libiche, col ferimento del vicecomandante del natante siciliano. “Va affrontato con fermezza - aggiunge Manca - il tema della sicurezza di tutti i lavoratori siciliani del comparto pesca che troppo spesso si ritrovano al centro di vicende geopolitiche complesse. Già il settore ittico regionale soffre per la crisi strutturale resa più dura dall'emergenza pandemica, non è ammissibile che a questo si aggiungano fatti di tale gravità che addirittura mettono a repentaglio la vita di queste persone”. La Fai Cisl chiede che “si avvii una governance europea sul tema della pesca nel Mediterraneo, perché occorre stabilire una linea precisa che sia di unico indirizzo rispetto all’interlocuzione col governo libico”. E sollecita l’esecutivo Musumeci a utilizzare “tutte le risorse disponibili per sostenere questo comparto produttivo in evidente difficoltà, nonostante la sua centralità nell’economia siciliana”.