FORESTAZIONE, CAMPANIA: PROSEGUE LO STATO DI AGITAZIONE DEL COMPARTO
Prosegue il silenzio della politica sulle problematiche che interessano il settore della forestazione, nonché gli incomprensibili ritardi nell’accredito dei fondi, da parte della Regione Campania, relativi al Piano Forestazione 2021, compreso l’acconto di 20 milioni di euro annunciato da tempo dalla Regione.
“Nessuna risposta nonostante le numerose iniziative messe in atto per tenere alta l’attenzione sulle difficoltà del comparto dei lavoratori idraulico-forestali. – afferma Alfonso Iannace, Segretario territoriale Fai Cisl Irpinia Sannio - Le segreterie regionali di categoria il 27 settembre scorso hanno proclamato lo stato di agitazione prevedendo azioni a livello territoriale. Sul territorio sannita, già da tempo, abbiamo organizzato, unitariamente come FAI CISL IrpiniaSannio, Flai CGIL e Uila UIL, azioni atte a sbloccare questa insostenibile situazione, anche attraverso l’invio di ben due note al Prefetto di Benevento investendo – in pari tempo – tutti i Presidenti degli Enti Delegati”.
Molte le segnalazioni e richieste di intervento inviate dai sindacati al Presidente della Giunta Regionale De Luca, ma permane l’incertezza nella programmazione e erogazione delle risorse.
“Questo rende difficile rende complessa la delega, da parte degli Enti Delegati, per le attività di Forestazione, prevenzione e tutela del territorio – prosegue Iannace – Tutte azioni, queste, di fondamentale importanza per evitare frane, smottamenti, inondazioni, soprattutto in questa stagione. Ma il problema più grave, è non poter corrispondere le tante mensilità arretrate nonostante la sensibilità di alcuni tra gli Enti delegati che – nel recente passato – hanno anticipato gli stipendi con risorse proprie”.
“Riteniamo urgente e necessario, perciò, sensibilizzare tutti gli attori istituzionali ai vari livelli affinché si attivino, ognuno per le proprie competenze, per affrontare con priorità questa situazione, ormai emergenziale. Come Sindacati di categoria - conclude il sindacalista - proseguiamo con lo stato di agitazione del settore, ribadendo che ulteriori e incomprensibili ritardi potrebbero portare a ulteriori azioni di protesta”.