AGROALIMENTARE E FORESTAZIONE, ROMANO (FAI CISL BASILICATA): "INSTABILITÀ POLITICA REGIONALE FA MALE A ECONOMIA E LAVORO"
Per Romano “continua a mancare la certezza sui tempi dei pagamenti, mai puntuali per antonomasia, sui tempi di realizzazione dei cantieri, da sempre condizionati da una macchina politico-amministrativa a geometria variabile, legata più al buon senso individuale di qualche dirigente che alla funzionalità di un modello organizzativo che non si sta dimostrando all’altezza delle sfide che proprio la transizione ambientale pone al settore”. Romano esprime preoccupazione anche per la tenuta della filiera agroalimentare: “L’aumento dei prezzi delle materie prime, dei concimi e dei prodotti energetici sta mettendo a dura prova le imprese del settore, in particolare le industrie di trasformazione, per le quali è urgente la necessità di verificarne la tenuta rispetto ai costi di produzione e anche rispetto alla fiscalità, non solo nazionale ma anche regionale, come dimostra l’insulsa tassa sull’emunto imposta alle aziende di imbottigliamento presenti in Basilicata”.
“Il momento storico che stiamo vivendo ci pone di fronte a sfide e nodi da sciogliere di eccezionale portata: dalla crisi ambientale alla crisi economico-finanziaria passando per la coda lunga del Covid, le cui ricadute negative in termini sanitari, economici e sociali sono tutti ancora da analizzare e metabolizzare. A queste tre crisi si è aggiunta nell’ultimo mese la guerra in Ucraina, i cui riflessi negativi si riverberano anche sulla nostra economia regionale. Per questo avere perlomeno una stabilità politica e una classe dirigente in grado di far fronte a queste emergenze è la base per avere la possibilità di progettare il futuro, a partire dai progetti legati al PNRR e non solo”, conclude il segretario della Fai Cisl.