FAI-CISL SICILIA, SVOLTO IL CONSIGLIO GENERALE: "CRISI IDRICA EVITABILE MA PAGHIAMO I MANCATI INVESTIMENTI SUL LAVORO DELLE NOSTRE TUTE VERDI"
Dal Consiglio generale della Fai-Cisl Sicilia il sindacato lancia l’appello a riformare forestazione e Consorzi di bonifica
Si è svolto a Siracusa il Consiglio generale della Fai-Cisl Sicilia in presenza di oltre 60 partecipanti tra dirigenti, operatori e delegati sindacali. Tra i temi centrali, il rilancio del settore forestale regionale e le tutele dei lavoratori dei Consorzi di bonifica. “L’attuale crisi idrica – ha detto Adolfo Scotti, Segretario Generale della Fai-Cisl regionale – non è una novità e poteva essere governata con i tanti bacini disponibili, però la maggior parte ha 30 anni e non è stata sottoposta ai dovuti collaudi: rimangono troppe incertezze sul futuro dei Consorzi di bonifica siciliani, che hanno sul groppone 150 milioni di debiti, una situazione che la Regione dovrà sanare facendosi carico di spalmare sul lungo periodo questi debiti, unico modo per salvaguardare occupazione e continuità di reddito. Ci preoccupa la mancata riforma del settore – ha aggiunto Scotti – e auspichiamo che il Presidente Schifani, che ora ha la delega all’Agricoltura, se ne faccia carico, nella consapevolezza che i lavoratori sono sottodimensionati e compiono un lavoro incessante a tutela dell’acqua e del territorio”. Altro tema affrontato da Scotti, i contratti provinciali agricoli: “Sono scaduti a dicembre e vanno rinnovati entro l’estate, ma dalle controparti non vediamo passi in avanti”. Infine, la mancata riforma del settore forestale: “Se non saranno rispettati gli impegni siamo disposti a scendere in piazza”, ha detto il sindacalista.
Ai lavori è intervenuto anche il Segretario Generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, che ha ricordato tra i vari appuntamenti il senso della giornata di domani, che vede impegnato il sindacato nella manifestazione contro le mafie nella ricorrenza della strage di Capaci: “Saremo a Palermo insieme alla Fondazione Falcone per ribadire che senza legalità non possono esistere lavoro né sviluppo”. Tra gli altri temi ricordati da Cappuccio, le elezioni europee dell’8 e 9 giugno: “Vorremmo sia l’opportunità per tamponare la deriva della disintermediazione: il dialogo con il sindacato, la partecipazione, il rispetto della nostra autonomia, sono indispensabili perché la politica compia scelte positive per la regione e il Paese”. Infine Cappuccio ha espresso sostegno alle battaglie della Federazione: “Siamo al fianco della categoria perché valorizzare i lavoratori agroalimentari, forestali e della bonifica vuol dire garantire ai nostri territori crescita, tutela ambientale, sviluppo delle aree interne”.
Ha coordinato e concluso i lavori il Segretario Generale della Fai-Cisl nazionale, Onofrio Rota, che a proposito dei Consorzi di bonifica ha denunciato: “In molti territori la politica continua a gestire con metodo clientelare il settore, incurante del suo valore e dell’importanza di riconoscergli un vero autogoverno, che consenta al mondo agricolo di gestirlo assumendosi le proprie responsabilità. La stessa crisi idrica presente in tante regioni – ha aggiunto il leader della Federazione cislina – non è una novità, poteva e doveva essere evitata facendo prevenzione con i dovuti investimenti sul lavoro: davanti all’impatto dei cambiamenti climatici il ruolo delle nostre ‘tute verdi’ sarà sempre più strategico per tutelare il territorio e garantire biodiversità, produzioni e sicurezza alimentare”.