20 Dic2024
PESCA: SIGLATO IN VENETO ACCORDO DI MARINERIA, +45 EURO IN WEEKEND E FESTIVITÀ
È stato firmato a Chioggia un importante accordo di marineria che vede coinvolte le tre marinerie del Veneto: Chioggia, Caorle e Pila. A darne notizia è Pierpaolo Piva della Fai-Cisl regionale, che commenta: “L’accordo segna un passo significativo nel fornire un supporto concreto ai lavoratori del settore della pesca, che è attualmente colpito da diverse criticità. Si tratta di un risultato rilevante, frutto di un lavoro avviato lo scorso anno, volto a portare un po’ di ossigeno al personale imbarcato, e siamo convinti che questo accordo rappresenti un contributo che ci permetterà di costruire, nel corso degli anni, una contrattazione di marineria veneta più articolata ed efficace”.
L'accordo prevede una compensazione di 45 euro per ogni giornata di lavoro effettuata nei weekend (sabato e domenica) a partire dal 14-15 dicembre 2024 fino al 4-5 gennaio 2025. La stessa compensazione è estesa a tutte le festività, creando così un supporto economico diretto per i lavoratori. In aggiunta, è stato previsto un impegno concreto per migliorare la sicurezza nel settore, attraverso la creazione di un percorso per un Rlst, Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale di marineria. “L'impegno della Fai-Cisl regionale nei confronti di questo settore – aggiunge Piva – è costante: le sfide per il 2025 saranno focalizzate non solo sul miglioramento della qualità della vita lavorativa dei pescatori, ma anche sull’incremento della loro sicurezza e tutela della salute. Questo accordo rappresenta dunque un passo fondamentale per tutelare e valorizzare il lavoro dei pescatori veneti, promuovendo un futuro più sicuro e prospero per tutti gli operatori del settore”.
Un commento positivo giunge anche dal Segretario nazionale della Fai-Cisl Patrizio Giorni, che afferma: “L’accordo realizzato in Veneto è il primo integrativo siglato in questa tornata contrattuale, l’auspicio è che faccia da apripista anche in altri territori, perché la contrattazione di secondo livello può essere davvero efficace per ritagliare su misura risposte adeguate ai bisogni di lavoratori e imprese. Ancora una volta – conclude Giorni – la buona contrattazione e la volontà di dialogo si affermano come strumenti indispensabili per valorizzare concretamente le specificità produttive dei territori e per riconoscere ai lavoratori e alle lavoratrici il ruolo che svolgono, assicurando la sicurezza alimentare e la crescita di un pezzo fondamentale del made in Italy agroalimentare”.