L'AGROALIMENTARE PER LA CRESCITA, LO SVILUPPO ED IL LAVORO
La Fai Cisl prosegue la propria azione sindacale ed ha programmato per il 30 gennaio una giornata di mobilitazione nazionale attivando, a livello territoriale e regionale, presidi con i lavoratori di fronte le sedi delle Giunte Regionali, sit-in presso le Prefetture ed assemblee di Quadri e Delegati, Lavoratrici e Lavoratori. Il Commissario della Fai Cisl nazionale, Luigi Sbarra, ne espone i motivi.
“Con questa iniziativa di mobilitazione della Categoria le nostre strutture sindacali, i quadri e i delegati, i lavoratori e le lavoratrici della Fai Cisl intendono proseguire e rilanciare l'impegno sociale per rivendicare una maggiore è diffusa attenzione della politica e delle istituzioni nazionali e locali per il settore agroalimentare che deve essere collocato al centro dell’agenda politica del Governo Renzi.
Chiediamo di riprendere urgentemente il confronto con il Ministro delle Politiche agricole Martina su tutte le emergenze dell’agro-industria, per le prospettive di medio e lungo termine dei comparti produttivi (forestazione, consorzi di bonifica e difesa del suolo, zootecnia, settore bieticolo-saccarifero, mercato del lavoro agricolo e pesca) e ponendo al centro i temi della crescita, dello sviluppo, del lavoro e dell’innovazione. Vogliamo far comprendere quanto l’agricoltura sia il primo vero e potente gestore del capitale naturale, per la rilevanza economica del suo Pil, per l’oggettiva importanza sociale dei suoi lavori, perché fornitore di servizi eco sistemici, oltre che di cibo e di materie prime e della necessaria sicurezza alimentare; nella consapevolezza che sia fondamentale lavorare per l’unità del mondo agroalimentare con particolare riferimento al comparto agricolo tradizionale.
Trasparenza e legalità sono per noi priorità irrinunciabili anche quando si parla del Mercato del lavoro agricolo. A tale scopo abbiamo elaborato come sindacato una Proposta Quadro sulla “Rete del lavoro in agricoltura”, presentata ormai un anno fa, che prevede l’istituzione di una banca dati nazionale in collaborazione con Istituzioni locali, Centri per l’impiego, Enti bilaterali ed Inps con l'obiettivo di realizzare una buona occupazione ed una altrettanta buona qualità delle imprese agricole anche per contrastare il lavoro nero e sommerso, lo sfruttamento ed il caporalato nel settore. Vogliamo sollecitare la discussione del Collegato per il lavoro agricolo, sia al Senato che alla Camera, affinché questa proposta di Legge sia approvata in tempi brevi. Chiariremo inoltre, ancora una volta, che non vogliamo l’estensione dell’utilizzo dei voucher perché non crea buona occupazione, non è equa, non aumenta le tutele e non riduce il lavoro nero, specie in agricoltura.
Nelle iniziative organizzate nelle varie città d’Italia saranno prese in considerazione le specifiche difficoltà presenti nei vari territori, tutte di estrema importanza per la ripresa di fondamentali settori in crisi ormai da molto tempo. E’ il caso di quello Forestale con i lavoratori senza contratto nazionale da ormai più di due anni e con notevoli ritardi rispetto ai pagamenti delle retribuzioni arretrate. La Fai Cisl inoltre è da sempre impegnata sui temi della tutela ambientale convinta che solo la definizione di un Piano Nazionale per la salvaguardia e la messa in sicurezza del territorio, possa definitivamente scongiurare i noti e drammatici eventi ambientali che colpiscono frequentemente l’Italia, garantendo inoltre anche l’occupazione ed il presidio del territorio stesso.
Nelle assemblee sui luoghi di lavoro, nei presidi, nei sit-in e nelle mobilitazioni territoriali e regionali parleremo anche dei Consorzi di Bonifica, in piena trattativa per il rinnovo del ccnl, e della necessità di operare percorsi di riforma e riorganizzazione quali presidi fondamentali per la tutela e la salvaguardia dei territori; della drammatica riduzione delle risorse per il sistema allevatori, privo anche di ammortizzatori sociali; della necessità di un “Piano industriale Italia” con nuove regole fiscali in grado di aumentare la produttività e gli incentivi al lavoro per l’industria alimentare, comparto per il quale il 2015 è l’anno del rinnovo del Contratto nazionale; del rilancio della filiera bieticolo-saccarifera che rischia di scomparire con pesanti ricadute sul piano occupazionale e su tutto l’indotto e del riconoscimento, per il settore della pesca, di una Cassa integrazione ordinaria strutturata ed il riconoscimento del lavoro usurante.
Riteniamo che l'agroalimentare, le produzioni di qualità dell'industria alimentare italiana, la forestazione e le politiche di salvaguardia ambientale, il comparto allevatori ed il settore della pesca siano da considerarsi i veri gioielli del nostro Made in Italy, settori che più di altri hanno resistito meglio l'impatto della crisi di questi ultimi anni. Su questo patrimonio occorre investire, progettare e programmare interventi per la ricerca, l'innovazione, la qualità di processo e di prodotto per migliorare l'export e la domanda interna ed anche per creare nuove e solide prospettive di lavoro e di occupazione per le persone ed per i giovani in modo particolare.
In tantissime città, in molti luoghi di lavoro e nei territori la Fai Cisl venerdì 30 Gennaio farà sentire forte la voce del sindacato libero, democratico, riformista che attraverso l'adesione ed il sostegno dei lavoratori chiede alla politica, alle istituzioni ad ogni livello, alle controparti datoriali, di misurarsi sul terreno del confronto per una prospettiva di crescita e di sviluppo del settore agroalimentare e dei comparti collegati e per fare della battaglia per il lavoro la vera grande questione nazionale da affrontare e risolvere”.