DISSESTO IDROGEOLOGICO, CISL: FONDI UE, PIU’ COORDINAMENTO, MAGGIORI RISORSE PER LA PREVENZIONE
“La dura analisi della Corte dei conti sull’errata gestione dell’allarme idrogeologico in Italia non deve cadere nel vuoto. Dobbiamo uscire dal paradosso di un paese che non riesce a passare dall’emergenza alla gestione ordinaria con interventi organici e politiche sostenibili di uso del suolo. Le risorse ci sono: i fondi Ue devono dar vita a interventi efficaci e ben coordinati”. Lo afferma Luigi Sbarra, segretario Confederale della Cisl. “La cultura dell’emergenza, riflesso pavloviano di una nazione abituata da Nord a Sud a piangere le lacrime del giorno dopo, va sostituita da una strategia di prevenzione che coinvolga tutti gli attori capaci di dare un contributo. È indispensabile aumentare le risorse destinate alla tutela ordinaria. Il governo Renzi deve saper mettere “la pancia a terra” con strumenti nuovi e partecipati. Gli interventi vanno decisi entro un quadro organico e ben coordinato, un piano che sappia usare la leva dei fondi strutturali europei, garantendone il corretto utilizzo e un inflessibile controllo sulla realizzazione dei progetti. Una parte importante deve essere giocata da una politica rurale tesa alla difesa del territorio. L’agricoltura rappresenta un baluardo insostituibile contro il degrado del paesaggio e la perdita di biodiversità. Significa fermare il consumo del suolo, gli atti speculativi, gli abusi che non si contano più, il lento e costante abbandono dei terreni, specialmente nelle aree interne del Mezzogiorno. La Cisl è pronta a dare il suo contributo”.