FIRMATO RINNOVO INTEGRATIVO FERRARELLE NEL NOME DEL WELFARE CONTRATTUALE E DELLE TUTELE SALARIALI
La lunga stagione dei rinnovi contrattuali di secondo livello dell’industria alimentare si conclude, di fatto, con il nuovo integrativo firmato ieri a Caserta, tra Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil nazionali ed il Gruppo Ferrarelle. I 350 lavoratori degli stabilimenti di Riardo e di Boario, nonché della sede amministrativa avranno un aumento di 170 euro ed un valore complessivo del premio di partecipazione ai risultati (ppr) pari a 6.475 euro, con un incremento quindi del 10% rispetto al triennio precedente. Incremento che porterà, nel 2017, ad un premio pari a 2.220 Euro. “Un buon accordo – commenta Armando Savignano, coordinatore di gruppo della Fai Cisl nazionale – sia sotto il profilo degli aumenti salariali che a livello normativo e di welfare aziendale con l’utilizzo di strumenti innovativi per il suo potenziamento. Il contratto infatti conferma l’intento delle parti di rafforzare le relazioni industriali inserendo il monitoraggio dell’andamento degli indicatori gestionali del ppr tra i temi delle informative annuali tra azienda e coordinamento nazionale di Gruppo. Particolare attenzione inoltre è quella rivolta alla parità di assunzioni delle donne ed ai rapporti di lavoro a tempo determinato. Sul versante della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, oltre a quanto previsto nel precedente contratto sulla facilitazione dell’adozione del part-time per genitori con figli fino a tre anni e l’aumento di due giorni dei congedi per quelli con figli fino ad otto anni, è stato concordato, in caso di patologie di particolare gravità del figlio, la possibilità di usufruire di tre giorni di permesso retribuito, rispetto ai due precedentemente previsti. Il contratto conferma infine le norme vigenti in materia di welfare contrattuale e di sicurezza sul lavoro, alimentare e ambientale”. “Anche questo rinnovo – sottolinea Luigi Sbarra, Commissario della Fai Cisl nazionale – conferma l’importanza della contrattazione di secondo livello e la necessità che essa venga diffusa nelle imprese che ne sono prive. Richiesta, tra le altre, che porteremo sul tavolo di trattativa con Federalimentare che ci vedrà impegnati, nel prossimo autunno, per il rinnovo del ccnl dell’industria alimentare”.