AGRICOLTURA: FAI-CISL, SERVE UN PATTO SU INNOVAZIONE E LAVORO DI QUALITA'
"Da Coldiretti arriva una conferma delle virtù anticicliche del settore primario, ma soprattutto la prova di quanto sia importante l'innovazione e il lavoro agricolo di qualità nei processi di sviluppo del Paese. Non c'è strada migliore per garantire crescita sostenuta e ben distribuita al settore e ai tanti ambiti che ormai interseca: non solo cibo, ma anche bioenergie e turismo, difesa del territorio e tutela della biodiversità, chimica e tessile". Così Luigi Sbarra, Segretario Confederale Cisl e Commissario Nazionale Fai Cisl, commentando i dati diffusi oggi da Coldiretti. "Per elevare la propria competitività, l'azienda agricola deve oggi puntare su modelli produttivi avanzati, che richiedono lavoratori ben formati, retribuiti, tutelati. Al netto dei fenomeni infami di sfruttamento, nessuna svalutazione del lavoro è competitiva: condanna il lavoratore a bassi redditi e l'azienda a dimensioni irrilevanti e marginali. Un vicolo cieco per tutti. Governo e Parti sociali devono lavorare a un patto per il lavoro agricolo che aggiorni la strategia di sviluppo del settore promuovendo modelli di relazioni più partecipative, che elevino qualità di prodotto e di processo, coniughino competitività a salari più alti, garantiscano alti standard produttivi in contesti multisettoriali e integrati. Questo è il momento di agire, dalla responsabilità che sapremo esprimere dipende la capacità di sostenere il vento della ripresa".