FAI-CISL: SBARRA, PIU' RISORSE A DELEGATI E PRIMA LINEA
La Fai riparte dal territorio. Si è chiusa oggi a Fiuggi la Conferenza Organizzativa Programmatica della Federazione agroindustriale e ambientale della Cisl, dal titolo 'La forza del cambiamento partecipato'. Circa 400 i delegati che hanno partecipato all'Assemblea. "Il territorio deve diventare privilegiata frontiera di azione della Fai" ha detto il Commissario Nazionale, Luigi Sbarra a conclusione del dibattito svoltosi nella mattinata. "Vuol dire investire meglio sui luoghi di lavoro, nelle Leghe, nelle Unioni Comunali e Zonali, nei Recapiti. Significa potenziare la prima linea, dare più risorse e potere a Rsu, Rsa, delegati aziendali e territoriali, riallocare almeno il 70 per cento delle risorse nazionali su territorio e luoghi di lavoro, spostare quote della bilateralità, cofinanziare progetti organizzativi e di proselitismo, che deve tornare asse strategico per la nostra Organizzazione". Per Sbarra, “occorre saper intercettare le marginalità nuove, connetterci meglio con lavoratori precari e atipici, donne, giovani e migranti, ma anche rinsaldare i rapporti con quadri e alte professionalità, consumatori, piccoli coltivatori". La riorganizzazione richiede un impegno straordinario per la formazione, "sia nei confronti dei giovani sia per chi ha già maturato esperienze”. Per favorire relazioni sindacali più efficienti, "la Fai conferma l'impegno di portare a compimento l'accorpamento con la Filca, puntando alla costruzione di una Federazione Pluricomposta, che esalti il modello territoriale, le identità professionali e di comparto, verso un grande soggetto sociale forte e autorevole nella contrattazione, nella rappresentanza, nella proposta politico-sindacale". Sbarra ha infine rilevato come, per aumentare la propria autorevolezza, “la Federazione deve essere una casa di cristallo”. “Rigore e limpidezza ci rendono più forti”. Per questo, “occorre uniformare i bilanci, migliorare la gestione del patrimonio, applicare il regolamento economico obbligatorio già deliberato per i dirigenti". "Questo il percorso che restituirà progettualità, rappresentanza e rinnovamento alla nostra Federazione. Questa la sfida della Fai, che vuole interpretare al meglio gli interessi dei propri iscritti e che ambisce anche a raggiungere obiettivi di interesse generale, nel solco della grande tradizione della Cisl e del sindacalismo confederale".