FORESTALI: SBARRA (FAI-CISL), IN SICILIA ESASPERAZIONE AL LIMITE, CIPE SBLOCCHI RISORSE ASSEGNATE
"Serve una svolta per i forestali siciliani, una iniziativa nazionale che assicuri continuità produttiva, progettuale e occupazionale a un settore strategico per lo sviluppo del territorio. Le risorse non mancano: da mesi giacciono inutilizzati al Cipe 650 milioni destinati alla Sicilia, 88 dei quali mirati a progetti per la riqualificazione dell'assetto idrogeologico. Chiediamo al governo, e in particolare al ministro delle Politiche Ambientali e Forestali Martina, di esercitare la dovuta pressione sul Comitato interministeriale affinché queste risorse vengano finalmente sbloccate e trasformate in investimenti, cantieri e lavoro produttivo". Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, Commissario Nazionale della Fai-Cisl e Segretario Confederale Cisl. "L'esasperazione dei lavoratori, le proteste che in queste ore si estendono su tutto il territorio isolano, sono il frutto di un governo regionale incoerente e incapace di mettere in campo la minima programmazione. Tutti gli impegni presi dall'amministrazione regionale solo pochi giorni fa sono stati clamorosamente smentiti dalla chiusura di tutti i cantieri forestali e dalla sospensione unilaterale dei lavoratori. Si aggiunge un vuoto politico e amministrativo assoluto, con l'azzeramento della giunta e la mancanza di un reale e solido interlocutore istituzionale. Un quadro che determina fortissime tensioni sociali, destinate a peggiorare ulteriormente se non saranno assicurate al più presto le coperture finanziarie già individuate, vagliate e approvate a luglio dal Cipe, ma inspiegabilmente tenute ferme da mesi, in attesa di una formale delibera. Questo è il momento di agire: lo impongono non solo le migliaia di donne e di uomini stretti nella morsa dell'angoscia e della esasperazione, ma anche le condizioni economiche e sociali di un territorio che ha disperato bisogno di investimenti produttivi".