FAI CISL, FLAI CGIL, UILA UIL E GRUPPO SANPELLEGRINO INSIEME PER VALORIZZARE IL SETTORE DELL’ACQUA MINERALE
Firmato un Protocollo d’Intesa per sostenere il comparto dell’acqua minerale, fonte di occupazione e risorsa preziosa per l’economia del Paese e la diffusione del Made in Italy nel mondo.
Tra gli obiettivi la tutela delle fonti, lo sviluppo sostenibile, la valorizzazioni delle opportunità occupazionali e il miglioramento continuo degli standard di flessibilità, sicurezza e qualità del lavoro.
Roma, 28 gennaio 2016 – Sanpellegrino, gruppo leader nel settore delle acque minerali, un comparto che in Italia occupa 35.000 persone con un giro d’affari complessivo di circa 2,4 miliardi di euro e consumi a volume intorno agli 11.350 milioni di litri nel 2014, ha siglato un Protocollo d’Intesa con le organizzazioni sindacali per orientare lo sviluppo del comparto dell’acqua minerale verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale. Ambiti in cui l’azienda si pone come pioniere all’interno del settore, avendo già ridotto del 24,5% i volumi complessivi di acqua utilizzata nei processi produttivi, del 24,3% il consumo di energia elettrica, del 10,16% l’utilizzo di PET e tolto dalla strada 15.475 camion, scegliendo il trasporto su rotaia.
L’accordo firmato oggi, a Roma, da Stefano Agostini, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino, Giorgio Galbusera, Coordinatore Nazionale FAI CISL, Mauro Macchiesi, Segretario Nazionale FLAI CGIL e Pietro Pellegrini, Segretario Nazionale UILA UIL, alla presenza di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, si propone di promuovere la tutela delle fonti e valorizzare le opportunità occupazionali e di sviluppo del settore dell’acqua minerale, un comparto importante e virtuoso per l’economia del Paese e il Made in Italy nel mondo. Il Protocollo d’Intesa sancisce l’impegno assunto dal Gruppo Sanpellegrino e delle rappresentanze sindacali con l’accordo integrativo sottoscritto l’8 maggio 2015, e fissa dieci obiettivi da perseguire congiuntamente per sostenere e valorizzare il settore dell’acqua minerale.
Il documento evidenzia, in primis, la volontà di salvaguardare le fonti e i territori circostanti ai quali sono legate la sicurezza e l’essenza dell’acqua minerale, un prodotto con caratteristiche proprie che derivano dal luogo in cui si forma e sgorga l’acqua, che è, e deve, essere sempre pura all’origine. A questo si aggiunge l’impegno a favorire nei consumatori la consapevolezza del valore alimentare dell’acqua minerale, dotata di caratteristiche organolettiche e igieniche che contribuiscono alla salute e al benessere della persona.
La valorizzazione delle opportunità occupazionali e di sviluppo di un settore importante e virtuoso dell’economia del Paese e del Made in Italy nel mondo è uno dei punti cardine dell’accordo che incoraggia l’adozione dei più alti standard di sicurezza e di qualità del lavoro e la diffusione delle migliori pratiche orientate allo sviluppo occupazionale, economico e sociale dei territori in cui sorgono le fonti.
La grande attenzione dell’azienda al miglioramento continuo della sicurezza e della salute dei lavoratori, unita a una collaborazione proficua con le organizzazioni sindacali, ha portato negli anni a una diminuzione degli infortuni, come confermano i dati Inail che indicano una frequenza degli incidenti nel settore delle acque minerali 3 o 4 volte inferiore a quella registrata dall’industria alimentare con un’ulteriore flessione del 25%, nel triennio 2011-2014. La capacità di fare sistema e il dialogo costruttivo tra il gruppo industriale e le rappresentanze sindacali ha portato anche alla stabilizzazione dei lavoratori stagionali, grazie all’adozione di un contratto flessibile, che assicura stabilità di stipendio e contributi, ma permette una modulazione delle ore impiegate nel corso dell’anno in grado di rispondere alle esigenze del ciclo produttivo dell’azienda.
Il Protocollo d’Intesa sostiene anche la diffusione di politiche per uno sviluppo sostenibile volte a favorire la riduzione dell’impatto ambientale delle attività dell’intera filiera. Attraverso un’intensa attività di ricerca e una forte spinta verso l’innovazione, Sanpellegrino è già riuscita a raggiungere importanti risultati che potranno essere ulteriormente consolidati grazie alle buone pratiche per orientare lo sviluppo del comparto, promosse dall’accordo. Tra il 2008 e il 2014, il Gruppo ha, infatti, ridotto del 24,5% i volumi complessivi di acqua utilizzata nei processi produttivi, ha diminuito del 24,3% il consumo di energia elettrica che oggi proviene interamente da fonti rinnovabili e ha abbassato del 10,16% l’utilizzo di PET, equivalente a 5.853 tonnellate. L’impegno di Sanpellegrino nella salvaguardia dell’ambiente si è anche espresso nella scelta di trasportare i propri prodotti su rotaia, movimentando nel solo 2013, circa 402 mila tonnellate di merci attraverso i treni, evitando l’emissione di oltre 18mila tonnellate di anidride carbonica e togliendo dalla strada 15.475 camion.
L’intesa con le organizzazioni sindacali persegue anche la massima condivisione delle politiche di investimento di Sanpellegrino, rivolte a conciliare esigenze di sostenibilità ambientale e di sviluppo economico, come dimostra il progetto industriale dello stabilimento di Castrocielo, destinato a diventare il prototipo della fabbrica del futuro e un modello a cui ispirarsi per l’intero settore, soprattutto in termini di risparmio energetico, utilizzo esclusivo di energia green e packaging completamente riciclabili.
“Questo accordo - ha sottolineato Giuliano Poletti, Ministro del lavoro e delle politiche sociali - rappresenta un ulteriore tassello di un quadro di relazioni industriali ispirate ad una logica di collaborazione su aspetti essenziali per lo sviluppo delle attività di impresa. In particolare, lo specifico impegno ad una condivisione delle politiche di investimento nell’ottica di una valorizzazione delle opportunità occupazionali, di un’attenzione alla sicurezza e alla qualità del lavoro e di sostegno a politiche di sviluppo sostenibile, fanno di questa intesa un esempio positivo per il diffondersi di modelli più avanzati di relazioni tra impresa e lavoratori nel segno della partecipazione e dell’innovazione”.
“Il Protocollo d’intesa firmato oggi con le organizzazioni sindacali - ha dichiarato Stefano Agostini, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino - rappresenta un punto di riferimento per l’intero settore delle acqua minerali e costituisce un esempio concreto di come il fare sistema sia la chiave di volta per affermare un modello vincente, capace di sostenere la crescita del Paese e del Made in Italy nel mondo. I dieci obiettivi perseguiti da questa intesa sono il risultato tangibile di un modo virtuoso di creare valore condiviso, conciliando business e società e valorizzando il legame tra il sistema economico e le comunità in cui opera l’azienda”.
“Siamo soddisfatti di aver raggiunto questo risultato insieme a Sanpellegrino, azienda con corretti standard di condizioni di lavoro offerte ai lavoratori da un punto di vista normativo, contrattuale, di sicurezza e salute, sia per i materiali utilizzati nell’imbottigliamento, sostenibili e riciclabili al 100%, sia nell’attenzione all’impatto ambientale del trasporto. - hanno dichiarato Giorgio Galbusera, Coordinatore Nazionale FAI CISL, Mauro Macchiesi, Segretario Nazionale FLAI CGIL e Pietro Pellegrini, Segretario Nazionale UILA UIL - L’aspetto di questo protocollo che ci preme sottolineare è la valorizzazione del lavoro, elemento di grande rilievo per il comparto considerato che la delicatezza delle attività industriali di imbottigliamento richiede lo sviluppo di competenze professionali e di un indotto locale a supporto delle attività industriali”.
Ha detto Giorgio Galbusera (Fai Cisl): "un protocollo importante che valorizza il prodotto e si proietta naturalmente all'interno un nuovo sistema partecipativo di relazioni industriali".