ROGO AL GHETTO DI RIGNANO, FAI-CISL: CHIUDERE SUBITO SERBATOIO DI SFRUTTAMENTO E SOSTENERE LAVORATORI
FOGGIA - Rogo al ghetto di Rignano Garganico, in provincia di Foggia, dove da diversi anni alloggiano centinaia di migranti impegnati nelle campagne adiacenti. Le fiamme, sviluppatesi nella notte per cause ancora da verificare, fortunatamente non hanno prodotto vittime, distruggendo però il 90 per cento della baraccopoli. L'accampamento ospita nei mesi invernali circa 300 lavoratori, ma in quelli estivi, in corrispondenza della raccolta del pomodoro, arriva ad oltre mille residenti.
"L'ennesimo incendio, l'ennesima tragedia sfiorata in un luogo che è di fatto un serbatoio di braccianti per caporali e aziende con pochi scrupoli - denuncia il Segretario della Fai-Cisl Foggia, Franco Bambacigno -. C'è da chiedersi quanto tempo questa vergogna dovrà andare avanti, se davvero si aspettano vittime prima di intervenire o se invece Regione, Protezione civile e istituzioni nazionali vogliano trovare subito una soluzione sicura e dignitosa per il lavoro e l'alloggio di queste persone". Ancora troppi, per Bambacigno, i tentennamenti intorno a una vicenda che ha tutti i contorni di una emergenza nazionale. "La questione va risolta rapidamente: la prossima volta potremmo trovarci a fare i conti con morti e feriti. Simili situazioni di illegalità e di mortificazione della dignità non possono essere più tollerabili". "Occorre rimuovere le baracche e sostituirle con un sistema strutturato di tutela e protezione. Pensiamo, nell'immediato, a tendopoli o all'allestimento di specifici prefabbricati, che garantirebbero maggiore sicurezza e condizioni igienico-sanitarie decenti. Bisogna fare in modo di assicurare servizi minimi essenziali a lavoratrici e lavoratori che si trovano a vivere in una sorta di lager e che hanno tutto il diritto di essere inseriti in un programma di integrazione, inserimento e tutela professionale", sottolinea ancora Bambacigno.
"Enti Locali, Regione e Istituzioni nazionali - afferma da parte sua il Commissario nazionale Fai Cisl, Luigi Sbarra - devono intervenire urgentemente assicurando in quella realtà una rete di servizi adeguata, dagli alloggi alla sanità, dai trasporti al lavoro. Ora è il momento dell'emergenza: prefettura e Regione garantiscano una soluzione dignitosa per gli alloggi, a partire da questa notte. Da domani torneremo a chiedere l'attivazione di tutti gli strumenti finalizzati ad elevare la qualità del lavoro agricolo e a rafforzare i controlli". In particolare, sottolinea Sbarra, "occorre rendere operative le declinazioni territoriali introdotte dalla Rete del lavoro agricolo di qualità e dalla Cabina di Regia. La strada è quella che porta a ispezioni orientate in modo collegiale, che esclude le aziende irregolari da ogni finanziamento ed agevolazione, che riconosce vera premialità alle realtà che rispettano contrattazione e legislazione lavoristica", conclude Sbarra.
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Rassegna stampa - articoli del 16 febbraio 2016