21 Mar2016
MAFIA. LA CISL ADERISCE ALLA GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO
Oggi lunedì 21 marzo è la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, promossa da Libera ed Avviso pubblico e a cui la Cisl aderisce. Gunta alla sua XXI edizione, la mobilitazione si svolge e vede la manifestazione principale a Messina. Iniziative anche a Napoli, Torino, Reggio Emilia, Perugia, Imperia, Milano, Roma ed all’estero a Losanna, Parigi e Bruxelles. La manifestazione di Messina è seguita in diretta da RAI News che si collegherà con Napoli, Perugia e Torino.
A Messina la manifestazione prevede il seguente programma: Ore 9.00 concentramento Manifestazione Piazza Filippo Juvara; Ore 10.00 partenza del corteo Ore 11.30 Arrivo in Piazza Duomo con lettura dei nomi delle vittime delle mafie ed interventi; Ore 14.30 - 17.30 Seminari tematici tra i quali vi segnaliamo quello su "Legalità è lavoro" (organizzato da CGIL CISL UIL) - Camera di Commercio di Messina, P.zza Cavallotti (Sala consulta 1° piano).
"L’adesione della CISL alla giornata della memoria del 2016 - dichiara Bernava segretario confederale Cisl - intende ribadire la necessità di rilanciare l’impegno per una strategia articolata per contrastare e sconfiggere il potere delle mafie in tutto il Paese. Un’azione di contrasto che il mondo del lavoro deve assumere come impegno rilevante, come leva indispensabile per agevolare la crescita e lo sviluppo. Le mafie infatti, disponendo di ingenti risorse finanziarie derivanti dalle attività criminali, dimostrano capacità di condizionare gli investimenti privati e pubblici alimentando così, nuovi fattori distorsivi e di degrado dell'economia già indebolita dalla lunga recessione. Per questo il coinvolgimento e l’adesione della Cisl deve rappresentare l’occasione per consolidare la stretta collaborazione tra mondo sindacale e quello del volontariato e delle associazioni impegnate sui vari fronti della lotta alle illegalità. La partecipazione della Cisl e del sindacato deve riconfermare la battaglia contro il lavoro nero, l’infiltrazione della criminalità nel mercato degli appalti di opere pubbliche e servizi, il contrasto alla diffusione del caporalato e dello sfruttamento criminale dei flussi migratori" conclude Bernava.