LA FAI IN PIAZZA PER CAMBIARE LA LEGGE FORNERO
"Il 2 aprile i lavoratori della Fai scendono in piazza con Cisl, Cgil e Uil per cambiare la Legge Fornero, restituire flessibilità, equità e sostenibilità sociale al sistema pensionistico italiano e rivendicare le specificità del lavoro agroindustirale e ambientale".
Lo afferma Luigi Sbarra, Commissario nazionale della Fai-Cisl, in vista della mobilitazione sindacale unitaria del 2 aprile contro la Legge Fornero.
"Rompere le rigidità dell’attuale modello pensionistico significa, da un lato, rispondere alle esigenze dei lavoratori anziani coinvolti nelle tante crisi aziendali; dall’altro avviare forme di turnover che garantiscano l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Le nostre strutture, i nostri delegati e i nostri lavoratori aderiranno alle iniziative che prenderanno forma su tutto il territorio nazionale. Al Governo chiediamo di aprire urgentemente un confronto per affrontare le questioni degli esodati, della previdenza complementare per i giovani, per una flessibilità in uscita che non sia penalizzante per i lavoratori".
"Non tutti i lavori sono uguali, e non possono esserlo neanche le regole per andare in pensione. Come Fai Cisl consideriamo imprescindibile correggere una normativa che esclude dalla declaratoria dei lavori usuranti, faticosi e rischiosi i settori dell’agricoltura, della pesca e certi comparti dell’industria alimentare. Il passaggio al sistema contributivo - conclude Sbarra - determinerà inoltre un sensibile abbassamento degli assegni pensionistici. Occorre dunque valorizzare la previdenza complementare: i fondi pensione negoziali devono essere sostenuti con una specifica fiscalità di vantaggio che ne riconosca le finalità sociali. La Fai farà sentire la propria voce, pronta a dare il suo contributo al cambiamento".