FORESTAZIONE, SBARRA: DA REGIONI IMPORTANTI IMPEGNI
"Un passo importante, dopo tanto immobilismo. Un apprezzabile segnale, che può preludere al rilancio del comparto Forestazione nelle dinamiche di sviluppo del Paese. Come è noto lo scorso 8 giugno la Fai Cisl, insieme agli altri sindacati di categoria, ha incontrato a Roma rappresentanti della Conferenza delle Regioni". Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, Segretario Generale della Fai Cisl. "Abbiamo chiesto ai nostri interlocutori politiche capaci di rilanciare le potenzialità inespresse del settore - aggiunge il leader della Federazione agroindustriale-ambientale - e la valorizzazione del lavoro che ne costituisce l'indispensabile base. A partire dal restituire una controparte pubblica solida e credibile al tavolo della trattativa sul rinnovo del contratto nazionale. Da una parte si avverte l'urgenza di rilanciare il tema delle politiche forestali verso modelli aggiornati, capaci di coniugare aspetti protettivi a target produttivi. Dall'altra bisogna affrontare il tema del diritto alla contrattazione dei lavoratori. Sotto il primo profilo, abbiamo ribadito che occorre maggiore attenzione di governo e regioni a un comparto che va consolidato e messo in relazione alle problematiche di difesa del suolo, alla valorizzazione del patrimonio naturalistico e boschivo, alle politiche ambientali".
Per Sbarra "occorre un più forte coordinamento e un maggiore coinvolgimento delle parti sociali". La Fai Cisl "approva e promuove l'idea di realizzare un vero e proprio Piano nazionale forestale che punti a vera programmazione, progettualità, investimenti, salvaguardia dei posti di lavoro, certezza delle retribuzioni. Entro questo Piano va considerata e valorizzata la questione prettamente contrattuale. Tanta la strada da recuperare, se è vero che da cinque anni più di 60 mila lavoratori aspettano di rinnovare il proprio Ccnl, vedendosi negato il proprio diritto alla contrattazione a causa della inaccettabile assenza di un interlocutore negoziale pubblico. Di fronte a queste nostre istanze, sono arrivate risposte positive. Risposte che riteniamo tutt'altro che scontate. Condividendo l'impostazione complessiva della nostra analisi, le Regioni si sono dette ponte ad avviare un lavoro comune volto a ricercare una soluzione nel più breve tempo possibile e garantendo tra l'altro un maggiore coordinamento degli enti e delle società che si occupano di gestione forestale".
Fondamentale anche "l'impegno di intercedere presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali affinché il quadro normativo sia adeguatamente aggiornato". Nasce quindi "un gruppo di lavoro partecipato da rappresentanti delle organizzazioni sindacali, chiamato ad assumere un coordinamento allargato su questi temi e a sciogliere i nodi, anche normativi e ordinamentali, che frenano la ripartenza delle trattative. Novità di grande rilievo, che richiamano le parti sociali ad un responsabile esercizio di vigilanza nella direzione di una forte iniziativa volta a trovare un punto di incontro tra la sacrosanta autonomia degli enti regionali e l'assoluta e improcrastinabile urgenza di pervenire a una nuova disciplina contrattuale nazionale", conclude Sbarra.