CAMPANIA, TANGREDI: NUOVA TRAGICA MORTE SUI CAMPI, IL 25 A BARI PER DIRE NO ALLO SFRUTTAMENTO
Ancora una volta sono i lavoratori dell’agricoltura a pagare il prezzo più alto in cambio di pochi euro. E’ il caso di Daniele De Biase, un ragazzo di soli 29 anni, morto sabato scorso mentre raccoglieva le ciliegie in un campo di San Martino Valle Caudina, in provincia di Avellino. "L'ennesima morte tragica, e l’atroce realtà delle Regioni del Sud, che coinvolge non solo i lavoratori extracomunitari ma anche i locali, senza alcuna distinzione - afferma Raffaele Tangredi, Segretario Generale della Fai Cisl Campania - . Quando la cronaca denuncia queste morti, ogni volta ritorna alla ribalta il tema del lavoro nero, del caporalato, del lavoro sommerso. Si accendono i riflettori, si alzano i toni delle polemiche, e poi per i più tutto ritorna nel dimenticatoio. La Fai Cisl non dimentica, non ha mai smesso di lottare, contrastare, denunciare il lavoro nero, il caporalato". "A chi accusa il sindacato di di interessarsi solo ai lavoratori tutelati, ricordo che è grazie al sindacato del mondo agricolo che oggi tanto si sta facendo e legiferando per combattere la piaga del lavoro nero in agricoltura". "Purtroppo troppe inerzie frenano la rete del Lavoro agricolo di qualità e la Cabina di Regia. Bisogna premiare le aziende agricole che rispettano legislazione e contrattazione, che generano lavoro ben tutelato e retribuito, aiutandole per essere competitive e contrastare quelle aziende che operano nella totale illegalità nella rete della criminalità organizzata. Basta ai soli controlli ispettivi rivolti a pescare falsi braccianti, che poi di fatto non sempre lo sono, occorre che tutte le istituzioni e organizzazioni coinvolte: Servizi ispettivi del lavoro, Forze di Polizia, Enti Locali, Prefetture, ecc. iniziano da subito a mettere in campo tutti gli strumenti utili per debellare una volta per tutte la piaga del lavoro nero, del caporalato, per porre fine allo sfruttamento di uomini e donne alla completa mercé di personaggi senza scrupoli, che li maltrattano, impongono turni di lavoro disumani e paghe da fame, e inducono spesso le donne alla prostituzione". Per non spegnere i riflettori su questi importanti temi, "Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil il 25 giugno scenderanno in piazza a Bari in una grande manifestazione nazionale unitaria per dire no al Lavoro Nero, al caporalato, per accelerare l’iter per l’approvazione del disegno di legge di novembre 2015 al Senato, per la piena attivazione territoriale della Cabina di Regia e del Lavoro agricolo di qualità", conclude Tangredi.