SISTEMA ALLEVATORI LOMBARDIA: 400 POSTI A RISCHIO, IL 21 SCIOPERO UNITARIO
"L’Associazione regionale e le Associazioni provinciali con i loro operatori - si legge nel comunicato unitario delle Categorie sindacali - , garantiscono i controlli funzionali sulla qualità del latte, oltre a fornire diversi servizi agli allevatori sulle tecniche di allevamento, di alimentazione e di garanzia della qualità delle produzioni attraverso i controlli, gestiscono i dati e garantiscono l’unicità degli stessi ai fini delle certificazioni dei prodotti". Ora, "solo qualche mese dopo la chiusura di Expo dove si è lavorato molto per evidenziare la qualità dei prodotti agroalimentari italiani, si rischia di perdere le professionalità che assicuravano appunto al settore la qualità necessaria. Drastici diminuzioni dei finanziamenti pubblici sia Ministeriali che Regionali con l’aggiunta di colposi ritardi burocratici per poter accedere ai finanziamenti del piano di sviluppo rurale, stanno costringendo le Associazioni al avviare le pratiche di licenziamenti collettivi. Sono a rischio 400 posti di lavoro. Siamo a chiedere con forza al Ministero dell’Agricoltura e a Regione Lombardia un impegno grande per il mantenimento di questo servizio per la collettività e per i posti di lavoro interessati".
Per queste ragioni, Fai , Flai, Uila e Confederdia Regionali, unitariamente, proclamano uno sciopero di 8 ore per martedì 21 giugno 2016 di tutti i lavoratori del sistema allevatori lombardo per protestare contro i licenziamenti che le Associazioni Allevatori Lombardia intendono effettuare a partire dai tecnici Sata. Nella stessa giornata è convocato un presidio dalle 9,30 alle 13,00 davanti alla sede del Consiglio Regionale a Milano per protestare contro la Regione Lombardia che è corresponsabile, con il Ministero dell'Agricoltura, del mancato avvio dei bandi Psr Europei che permetterebbero il finanziamento delle attività di consulenza e il ritiro dei licenziamenti.