TTIP, SBARRA (FAI CISL): COSI' PER AGROALIMENTARE ITALIANO SAREBBE DISASTRO
"Così com'è il Ttip non ci piace e non va firmato. Non ci piace la segretezza con cui è gestito il processo decisionale, e non ci piacciono gli elementi di merito trapelati. Il negoziato sembra volto più ad abbattere le barriere regolamentari che quelle tariffarie. Per il sistema agroalimentare sarebbe un disastro". Lo ha detto Luigi Sbarra, Segretario Generale della Fai Cisl, intervenendo questa mattina ad un seminario sul Trattato transatlantico per gli investimenti organizzato dal sindacato di via Po. "Chiediamo al governo di battersi affinché nel testo siano inseriti irrevocabili vincoli anti-dumping, che custodiscano la nostra eccellenza e difendano le conquiste della contrattazione; invochiamo vincoli inamovibili a difesa delle nostre distintività e dei nostri sistemi di produzione locali a contrasto dell'Italian sounding. Ci opponiamo poi con tutte le forze all'istituzione di tribunali speciali: dove sono stati applicati hanno difeso solo il profitto delle grandi multinazionali, contro il bene pubblico e della persona. Il Sindacato Confederale, insieme alle Federazioni di Categoria sono chiamati ad incalzare i decisori nazionali ed europei, a tessere rapporti su entrambe le sponde dell'Atlantico per spostare il baricentro dell'Accordo su target sociali. Dobbiamo rimboccarci le maniche come Cisl, come Fai, come Effat e come Ces. Crediamo alle potenzialità di un metodo di lavoro radicalmente diverso, trasparente partecipato. Se la Commissione Europea e il Governo non riescono a garantire un Accordo attento alla tutela dei lavoratori, alla qualità e alla dignità del lavoro, alla salute e la sicurezza dei consumatori, allora meglio abbandonare il tavolo", ha concluso Sbarra.
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