CAPORALATO, SBARRA: OPERAZIONE-VERGOGNA SU VOUCHER
“Una misura iniqua, pericolosa, che abbatte le tutele dei lavoratori e incentiva quei caporali cartacei che sono i voucher”.
Luigi Sbarra, Segretario Generale della Fai Cisl, attacca duramente il via libera del Consiglio dei ministri all'innalzamento a 7 mila euro della retribuzione consentita mediante buoni lavoro in agricoltura. Lo fa da Bari, di fronte a 15 mila braccianti provenienti da tutta Italia, nel corso della manifestazione unitaria nazionale contro il caporalato organizzata da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.
Per Sbarra, un provvedimento “vergognoso e incomprensibile, del tutto incoerente rispetto agli annunci dei ministri Martina e Poletti contro lo sfruttamento del lavoro agricolo. Il senso è: più voucher, meno contratti, un colpo micidiale ai diritti, all’assistenza, al Tfr, alla malattia, agli ammortizzatori sociali. Questa è macelleria sociale. La contrattazione provinciale agricola è già estremamente flessibile: non c’è alcuna ragione per destrutturarla in questo modo”. Il governo, incalza Sbarra, “torni subito sui suoi passi e vada in senso opposto”. Occorre “ridurre la soglia di pagamento consentito con i voucher, controllare il rispetto della legge e soprattutto affidare alla contrattazione la definizione delle nuove regole”. La tracciabilità è “poco più di un’aspirina, poca cosa rispetto alle vere e profonde riforme di cui abbiamo bisogno. La questione va affrontata nel suo complesso, riconoscendo le specificità del lavoro agricolo, che vive di stagionalità e di rapporti di brevissima durata”.