CAPORALATO: SBARRA (FAI CISL) ATTIVARE RETE E CABINA SU TERRITORI
“Chiediamo una svolta sulla Rete del lavoro agricolo di qualità, con l’attivazione di terminali provinciali indispensabili a stipulare accordi locali su trasporti, servizi, legalità”.
Lo ha detto Luigi Sbarra, Segretario Generale della Fai Cisl, davanti a 15 mila braccianti, in occasione della manifestazione nazionale unitaria contro il caporalato organizzata Fai, Flai e Uila a Bari.
“Troppo poco è stato fatto finora dalle associazioni datoriali per promuovere la Rete, ma è anche vero che mancano misure premiali che incentivino le adesioni. Vanno pensate forme di decontribuzione per chi rispetta legge e contratti e va negata qualunque forma di finanziamento pubblico a chi non segue le regole. Ci sono realtà che hanno praticato caporalato e che sono riuscite a intercettare milioni di fondi agricoli europei. Uno scandalo che fa tremare i polsi”. Per il leader della Fai Cisl, quindi, “non bisogna attivarsi solo a disastro avvenuto. Occorre puntare su ispezioni e controllo 365 giorni l’anno. Bisogna attivare strumenti partecipati, che valorizzino il ruolo del sindacato, che conosce bene le condizioni dei territori e sa dove si nascondono le sacche di illegalità”. Anche per questo “non è più rimandabile la piena attribuzione delle funzioni provinciali della Cabina di regia per orientare in modo collegiale le ispezioni”.