AGRICOLTURA, SU CABINA DI REGIA GOVERNO DEVE DIRCI SE FA SUL SERIO
“I tanti arresti di queste settimane dimostrano che la legge contro il caporalato funziona nei suoi aspetti penali, ma la battaglia non potrà dirsi vinta sin quando non si capirà che l’unico contrasto efficace è quello pienamente partecipato dal sindacato agricolo e dalle parti sociali. Ecco perché, qui dalla Calabria, incalziamo ancora una volta il Governo e le istituzioni locali a dare corpo a quelle leve partecipate che abbiamo costruito per vincere lo sfruttamento. A partire dalla Cabina di regia presso l’Inps, nata per accertare il possesso dei requisiti per l'iscrizione alla Rete del lavoro agricolo di qualità e orientare in modo collegiale le ispezioni. Tale organismo non riesce ancora a decollare, né sul piano nazionale, né sui territori. Serve un radicale cambio di rotta, l’Esecutivo deve dirci se crede veramente in questo strumento, o se stiamo solo perdendo tempo”. Quanto ai voucher, "bene l'abolizione in agricoltura, ma il Governo avrebbe fatto bene a lasciarli nei servizi alla famiglia".
Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale della Fai Cisl, concludendo oggi i lavori del congresso della federazione calabrese.
“Tutti i dati – ha aggiunto il leader della Fai Cisl – confermano l’importanza dell’agroalimentare che, specialmente al Sud, resta una formidabile fonte di crescita economica e occupazionale. Per consolidare l’eccellenza delle nostre produzioni agricole e della nostra industria alimentare occorre investire di più e meglio, con interventi che inneschino innovazione e sinergie tra filiere, ma soprattutto valorizzino il lavoro di qualità, la contrattazione di secondo livello, la bilateralità e le buone pratiche derivanti da relazioni industriali partecipative. Cogliere questi temi vuol dire essere sempre più competitivi in un contesto coinvolto da grandi mutamenti, ma anche realizzare un presidio più efficace del territorio e una più equa e attenta gestione del mercato del lavoro”.
Altro tema centrale in Calabria è quello della forestazione, “il cui sviluppo richiede una regia nazionale più efficace e incisiva”, ha sottolineato il sindacalista. "Apprezzabile, sotto questo profilo, la volontà del governo nazionale di istituire una Direzione forestale in seno al Mipaaf e l'impegno di dare forma a un piano di riordino che assicuri una visione nazionale. Ma dalle parole ora occorre passare ai fatti, mettendo al centro il lavoro ben tutelato, dignitoso, professionalizzato”. Va promosso e realizzato “un utilizzo più efficace delle risorse umane, con iniziative che esaltino il ruolo dei lavoratori forestali e dei consorzi di bonifica nella tutela integrata del suolo e delle acque, nella riqualificazione idrogeologica, nella manutenzione e lo sviluppo dei territori in una dimensione preventiva, protettiva e produttiva. Non si fermerà, quindi, la mobilitazione della Fai Cisl per la difesa dei livelli occupazionali, per la continuità lavorativa, per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari. Così come continuerà la lotta per l'individuazione di una controparte pubblica che permetta la ripartenza dei negoziati per il contratto nazionale dei lavoratori forestali", ha concluso Sbarra.