VOUCHER, BUONAGURO: “NON È UNA BATTAGLIA IDEOLOGICA. MA IN AGRICOLTURA SONO UN DANNO PER LAVORATORI E LEGALITÀ”
Buonaguro alla conferenza stampa Fai-Flai-Uila: “Tutti si affrettano a condannare lo sfruttamento e la precarietà, ma poi, di fatto, con il voucher, se ne sostiene il rafforzamento. Il governo faccia un passo indietro”
“La nostra federazione, in linea con la Cisl, non sta facendo una battaglia ideologica contro i voucher. Vogliamo ribadire che vanno usati per fare emergere il lavoro nero e per garantire trasparenza e legalità nel lavoro occasionale e saltuario. Ma in agricoltura reintrodurre i voucher, oltre ai casi limitati già previsti per legge, sarebbe un grave danno proprio per la legalità nel settore e per le tutele delle tante lavoratrici e dei tanti lavoratori coinvolti. Il lavoro agricolo è ampiamente stagionale e per questo prevede già tanta flessibilità contrattuale”.
Lo ha affermato la segretaria nazionale della Fai Cisl Raffaella Buonaguro durante la conferenza stampa di oggi a Roma sulla mobilitazione dei sindacati di categoria.
“A partire da domani e per tre giorni consecutivi – ha spiegato la sindacalista –manifesteremo insieme a Flai e Uila tutto il nostro dissenso davanti Montecitorio, dove si svolgerà la discussione del Decreto Dignità. Non accetteremo che con un emendamento, concepito magari più per accordi tra partiti che non per reali esigenze di gestione del mercato del lavoro, si smantelli il contratto nazionale, con tutti i suoi strumenti di tutela e flessibilità per lavoratori e imprese. Si stanno legalizzando lo sfruttamento e la concorrenza sleale, quella di chi sa che tanto potrà sempre farla franca, con i voucher, anche in caso di ispezione. Tutti si affrettano a condannare lo sfruttamento e la precarietà, ma poi, di fatto, con il voucher se ne sostiene il rafforzamento. Il governo ci ripensi e faccia un passo indietro, sarebbe un gesto di responsabilità e un messaggio di maturità politica di cui il Paese ha fortemente bisogno”.
“Si continua a forzare la mano – ha aggiunto Buonaguro – su un argomento che credevamo veramente condiviso da tutti e chiarito da tempo: in agricoltura il voucher non serve. Renderà ancora più precaria la vita di tante persone, sia italiane che di origine straniera, già vessate da mansioni molto faticose e da gravi fenomeni di caporalato. Il tutto, è bene ricordarlo, nonostante il settore primario abbia registrato una crescita virtuosa, anche grazie a relazioni industriali consolidate e ben saldate sui princìpi di rispetto e reciprocità, come aveva dimostrato anche il recente rinnovo del contratto nazionale degli operai agricoli e florovivaisti”.