ALIMENTARE, SODDISFAZIONE FAI CISL PER INTEGRATIVO SAN PELLEGRINO. CORNELLI: "OTTIMO RISULTATO"
Esprime grande soddisfazione la Fai Cisl per l’accordo integrativo siglato nel Gruppo San Pellegrino, in quanto ha ulteriormente aggiornato e migliorato, sia sotto l’aspetto normativo che economico, una consolidata storia di contrattazione di prossimità e di relazioni industriali.
“L’impianto delle relazioni industriali – spiega Massimiliano Albanese, coordinatore nazionale industria alimentare della Fai Cisl – conferma un’evoluzione verso un coinvolgimento più attivo delle rappresentanze sindacali attraverso la possibilità di attivare una serie di commissioni bilaterali su diverse materie: professionalità, organizzazione del lavoro, ambiente, formazione, salute e sicurezza, valorizzando ulteriormente la formazione per lo sviluppo delle professionalità, per agevolare il reinserimento di chi usufruisce di congedi parentali o l’inserimento di neo assunti, nonché per diffondere la cultura della sicurezza. Su questo ultimo tema, insieme al capitolo sugli appalti, c’è una importante crescita della consapevolezza da parte di tutti i lavoratori; sono stati condivisi anche momenti di confronto sulle tutele per contrastare il dumping contrattuale e sociale”.
È stato inoltre migliorato il tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro: “Non solo attraverso un miglioramento dei periodi di permesso e di congedo parentale – afferma Albanese – ma anche con l’attivazione di forme alternative di organizzazione del lavoro, come telelavoro e smart-working, e favorendo il percorso di attivazione del part-time reversibile in determinate situazioni di gestione della vita familiare”. A proposito di part-time, viene condiviso a livello di coordinamento un percorso già avviato da diversi mesi nei vari siti, ovvero quello di attivazione del part-time a tempo indeterminato (dal 50% al 75%) come leva strategica per rispondere a una duplice esigenza: flessibilità organizzativa e stabilizzazione occupazionale.
Sotto l’aspetto economico, l’integrativo San Pellegrino si posiziona tra gli accordi con premialità più alte del settore, con un aumento di oltre il 12% nel prossimo quadriennio, per un totale di 10.600 € così ripartito: 2.550 € nel 2019, 2.600 € nel 2020, 2.700 € nel 2021 e 2.750 € nel 2022. In più, ci sarà la possibilità di scegliere la “welfarizzazione” di una parte significativa del premio; su questo verrà istituita una commissione bilaterale paritetica per avviare quanto prima un piano welfare a favore di tutti i dipendenti.
Un commento positivo giunge anche dal Segretario nazionale della Fai Cisl Attilio Cornelli: “L’ottimo risultato ottenuto dalla delegazione trattante, composta anche dai delegati dei diversi siti, è in linea con i risultati del Gruppo San Pellegrino, che vanta una posizione storica di leadership sul mercato italiano, con pari importante evoluzione internazionale, tant'è che oggi quasi il 60% dei ricavi è costruito su di un’attenta strategia verso l’export”.
Sanpellegrino opera attualmente nel settore Acque Minerali, Bibite e Succhi, con 6 stabilimenti, numerosi marchi di soft drinks (bibite San Pellegrino, Beltè, Sanbittèr, Gingerino, Acqua Brillante, Nestea) e 4 marche di acque minerali (S. Pellegrino, Panna, Levissima e Vera) che rappresentano il 70% del volume di affari. Nel corso del 2018 il gruppo ha lanciato anche una nuova linea di acque arricchite, la Levissima+, promuovendo una campagna incentrata sulla promessa di “ricarica minerale”. Oltre ai 6 stabilimenti di imbottigliamento e alla sede direzionale di Milano, sono attivi un centro di produzione per estratti e aromi (a Madone, BG) e un centro di ricerca, che occupano complessivamente 1500 dipendenti.