11 Mag2019
"LE RADICI DEL LAVORO", SBARRA: CISL AL FIANCO DEI LAVORATORI AGROALIMENTARI-AMBIENTALI, SERVE SVOLTA CONTRO CAPORALATO. TASSE E PENSIONI SIANO PIU’ EQUE
“Continua la nostra mobilitazione, continua la nostra battaglia per invocare una diversa impostazione della politica economica e sociale di questo Governo. Oggi la Cisl è vicina alle rivendicazioni dei lavoratori agroalimentari e ambientali. Serve più rispetto per la dignità e il lavoro di un popolo di oltre 2 milioni di persone che ogni giorno costruisce ricchezza e coesione per il Paese”.
Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della Cisl, a margine della manifestazione unitaria dei lavoratori agroalimentari-ambientali, organizzata a Roma da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil
“Bisogna spezzare le catene che in agricoltura ancora costringono più di 300mila persone a subire le minacce dei caporali – continua il numero due della Cisl -. Servono più controlli e ispezioni sui luoghi di lavoro e sul territorio, più progetti di sistema partecipati, e soprattutto la piena applicazione della Legge 199, conquistata dal sindacato tre anni fa e da allora colpevolmente ferma sulla parte preventiva. Occorre dare pieno riconoscimento alle specificità dei lavori gravosi, pesanti, spesso usuranti, che tuttavia vengono trattati come tutti gli altri dalla nuova normativa sulla previdenza. Non si può chiedere a un bracciante agricolo di piegarsi sui campi fino a 70 anni. Siamo contro la flat-tax, che accumula ricchezza verso l’alto, e chiediamo maggiore giustizia sul fisco, con l’abbattimento delle tasse sui redditi medi e popolari da lavoro e da pensione, un passo necessario se si vogliono davvero aumentare salari alle persone che hanno più bisogno. Va restituito il sacrosanto diritto alla contrattazione nazionale ai nostri lavoratori forestali, e valorizzata la loro opera nel quadro di un grande piano contro il dissesto idrogeologico che metta in sicurezza i nostri borghi, le nostre comunità locali. Ci vogliono investimenti veri, che specialmente al Sud assicurino infrastrutture materiali e sociali, legalità e presidio istituzionale. Tutto questo richiede una nuova stagione di confronto: il Governo smetta di litigare su tutto e ascolti le Parti Sociali. Senza riposte la nostra mobilitazione non si fermerà”, ha concluso.