WELFARE, IN DANONE RICONOSCIUTO ANCHE A STAGISTI. ROTA: "CONFERMATA IMPORTANZA DELLA CONTRATTAZIONE DI SECONDO LIVELLO"
Rota: “Conferma dell’importanza di una contrattazione di secondo livello avanzata, strutturata e inclusiva”
È stato siglato la scorsa settimana alla Danone un accordo molto importante che per la prima volta estende il welfare aziendale agli stagisti. A renderlo noto è la Fai Cisl, firmataria dell’accordo con le rsu e la multinazionale francese.
“L’accordo – spiegano Alessandro Marchesetti e Gennaro De Falco della Fai Cisl milanese – prevede una puntuale informazione agli stagisti sugli strumenti del welfare e sul loro utilizzo, ed è l’ennesima dimostrazione delle buone pratiche di responsabilità sociale, di inclusione e di perequazione che le parti hanno da sempre espresso nella lunga storia contrattuale che caratterizza il gruppo Danone, di cui fanno parte anche Mellin e Nutricia”.
Chi realizza il proprio stage all’interno dell’azienda avrà accesso a servizi di welfare aziendale che equivalgono al significativo importo annuale di 2 mila euro. “Il gruppo Danone – osservano i due sindacalisti – è stato tra le primissime realtà ad introdurre il welfare nella contrattazione di secondo livello, grazie alla lungimiranza e alle sensibilità degli attori negoziali che si sono succeduti nel tempo, tra i quali Massimiliano Albanese, Segretario generale della Fai Cisl Lombardia, che ha saputo costruire le fondamenta di un confronto fruttuoso e duraturo”.
Plaude all’iniziativa anche il Segretario generale della Fai Cisl nazionale Onofrio Rota, che ritiene l’intesa “una conferma dell’importanza di una contrattazione di secondo livello avanzata, strutturata e inclusiva verso chi ha più bisogno di tutele. Bisogna puntare su relazioni industriali virtuose, in cui il sindacato possa esprimere appieno il proprio ruolo e farsi portatore di partecipazione e innovazione. In questo caso – conclude il leader del sindacato agroalimentare e ambientale – ad essere coinvolti sono i tanti giovani e meno giovani che in uno stage devono trovare arricchimento e mai sfruttamento o strane scorciatoie contrattuali. Davvero una buona pratica, quella avviata in Danone, che trova il pieno sostegno di tutta la federazione perché crediamo nei tirocini affinché non siano mai lavoro sottopagato ma siano vera occasione formativa e di un buon ingresso nel mondo del lavoro”.