22 Feb2021
AZIONARIATO PER I LAVORATORI CAMPARI, ROTA: "MODELLO DA PERSEGUIRE PER CRESCERE FACENDO LEVA SU PARTECIPAZIONE E DEMOCRAZIA ECONOMICA"
Il Gruppo Campari ha scelto di offrire a tutti i dipendenti un pacchetto di azioni e la possibilità di destinare parte del proprio stipendio all’acquisto di azioni ordinarie. A renderlo noto è la Fai Cisl, che si era battuta in occasione dell’ultimo accordo integrativo per ottenere anche un capitolo sull’azionariato diffuso.
Il CdA del Gruppo ha approvato un apposito documento informativo, da sottoporre all’Assemblea degli Azionisti, che introduce un piano di partecipazione azionaria volto a premiare i dipendenti a livello globale. Il piano prevede che ai dipendenti venga offerta la possibilità di destinare determinati importi che saranno dedotti mensilmente dal proprio stipendio, attraverso un contributo del 1%, 3% o 5% dello stipendio lordo annuo, per l’acquisto di azioni ordinarie. Sempre nell’ambito del piano, viene introdotto un bonus che prevede il diritto gratuito per i dipendenti del Gruppo di ricevere un numero di azioni, subordinatamente al mantenimento del rapporto di lavoro con Campari Group per un vesting period di tre anni.
“Un bel passo in avanti - commenta Onofrio Rota, Segretario Generale della Fai Cisl - che realizza un pezzo importante di welfare aziendale innovativo e lungimirante, nell’ottica di una sempre maggiore partecipazione dei lavoratori, anche economico-finanziaria, alla vita delle imprese. Una conquista ottenuta grazie anche all’ottimo lavoro svolto dalle Rsu. Crediamo fermamente che questo sia un modello da perseguire, in tanti settori, per contribuire alla crescita del Paese facendo leva su principi fondamentali di partecipazione e democrazia economica”.
Ora la palla passa a una commissione interna all’azienda, che dovrà gestire concretamente il progetto. A settembre partirà una campagna informativa per tutti i lavoratori, e da gennaio 2022 sarà attivato concretamente il percorso previsto dal piano. Fondato in Italia nel 1860, il Gruppo Campari negli ultimi 15 anni ha vissuto uno sviluppo importante, diventando il sesto player mondiale per importanza nell’industria degli Spirit di marca. La multinazionale conta 22 impianti produttivi e impiega complessivamente circa 4.000 persone. In Italia è presente con la sede centrale di Sesto San Giovanni e i 4 stabilimenti di Canale, Novi Ligure, Alghero e Caltanissetta.