PARMALAT, SODDISFAZIONE FAI-FLAI-UILA PER SIGLA INTEGRATIVO 2023-2025
È stato sottoscritto l’accordo di rinnovo del contratto integrativo 2023 – 2025 del gruppo Parmalat. A darne notizia sono le segreterie nazionali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, che spiegano: “L’accordo sottoscritto nelle prime ore della mattina è frutto di un consolidato sistema di relazioni sindacali capace di valorizzare la buona occupazione stabile e il giusto riconoscimento economico della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori. Tutti elementi indispensabili per migliorare il benessere organizzativo e la competitività aziendale”.
I temi qualificanti dell’accordo, sottolineano i sindacati, sono il rafforzamento delle relazioni industriali attraverso la valorizzazione del ruolo delle commissioni paritetiche a tutti i livelli e della centralità della buona occupazione attraverso percorsi di stabilizzazione dei contratti a termine. Di particolare importanza l’impegno da parte del Gruppo ad applicare, entro il 31 dicembre 2023, in tutti i siti, un accordo di crescita professionale con la previsione di percorsi formativi e correlati a riconoscimenti economici adeguati; in tal senso, anche il diritto soggettivo alla formazione viene disciplinato garantendo momenti formativi per tutti i dipendenti del Gruppo.
Centrali anche i temi della salute e sicurezza nonché della sostenibilità sociale e ambientale, quest’ultima rilevante anche ai fini degli indicatori premiali. Da ultimo, sono state migliorate le tutele di confronto preventivo circa il tema degli appalti.
Sul versante economico è stato conseguito un importante incremento medio del premio per obiettivi di 368 euro, frutto di un già avviato percorso di armonizzazione che ha comportato un aumento che va dai 500 euro sul triennio nei siti con importo premiale più contenuto, fino ai 330 euro nei siti con valore del premio superiore, con un messo in palio, in quest’ultimo caso, di oltre 9000 euro nel triennio.
“L’importante riconoscimento economico – concludono i sindacati di categoria – si affianca ad un piano industriale che conferma la volontà di salvaguardare i livelli occupazionali e il rafforzamento del perimetro aziendale. Quanto sottoscritto sarà ora sottoposto alla valutazione finale delle lavoratrici e dei lavoratori a livello di sito nelle singole assemblee”.