PESCA, FAI-FLAI-UILA INCONTRANO IL MINISTRO LOLLOBRIGIDA
Per attirare i giovani e dare dignità a questo comparto è necessario restituire valore a un mestiere che merita tutele strutturali: dall’ammortizzatore Cisoa pesca, rimasto sulla carta, al riconoscimento del carattere usurante di questa attività e delle malattie professionali che ne derivano; sempre in tema di salute e sicurezza, occorre dare applicazione al Dlgs 81/08 e ripristinare gli importi della indennità di malattia, oggi ridotti.
Fai, Flai e Uila Pesca auspicano, quindi, che il Tavolo congiunto con il Ministero del Lavoro, annunciato oggi da Lollobrigida durante la riunione, sia convocato in tempi rapidi. per non dover essere costretti a parlare solo di misure di arresto definitivo ma poter affrontare anche i temi della formazione e delle future opportunità di reddito e lavoro, indispensabili a promuovere un nuovo approccio culturale verso un’attività che può continuare a creare bellezza e ricchezza nelle marinerie e assicurare cibo di qualità ai consumatori.
Fai, Flai e Uila Pesca hanno ribadito, inoltre, la necessità di sostenere un’equa redistribuzione del valore nel settore, attraverso i contratti di filiera e, anche, attraverso un’informazione più trasparente sui prodotti ittici nazionali al fine di favorire una maggiore consapevolezza del consumatore.
Fai, Flai e Uila Pesca, infine, hanno sottolineato come sia importante che l’Italia giochi il ruolo che le compete in tutte le sedi internazionali che assumono decisioni in materia di pesca nel Mediterraneo, al fine di promuovere un sistema di governance che garantisca omogeneità di regole in mare e una concorrenza leale sul mercato a tutti i paesi rivieraschi.