SICILIA - LA FAI CISL NON RINUNCIA MA RILANCIA
Gli obiettivi, riportati nei documenti e nel manifesto nazionale, che si intendono traguardare con la manifestazione del 30 gennaio, sinteticamente, sono:
• riportare il settore agroalimentare e dell’ambiente al centro dell’agenda politica del Governo Nazionale e delle Istituzioni Regionali e Locali;
• creare le condizioni per un percorso di confronto tematico per le emergenze dell’agro-industria, le prospettive di medio e lungo termine dei relativi comparti (forestazione, bonifica e difesa del suolo, zootecnia, mercato del lavoro agricolo e pesca) e ponendo al centro i temi della crescita, dello sviluppo, della legalità del lavoro e dell’innovazione.
Al livello regionale, in Sicilia, si metteranno in campo, presso la Presidenza della Regione e gli Assessorati Agricoltura e Territorio ed Ambiente, dei presidi con richiesta di incontro, con volantinaggio e conferenze stampa di informazione sulle motivazioni della iniziativa.
Lo stesso dovrà effettuarsi, in ogni Territorio, con sit-in ed incontri in sede di Prefettura.
Gli aspetti da sottolineare, nella situazione sindacale regionale si riferiscono alle molteplici priorità ed emergenze locali, quelle endemiche e quelle conseguenti alla crisi che imperversa dal 2008, nei settori e comparti della Categoria.
Tuttavia và evidenziato, pur alla luce di tali gravissime criticità attuali, l’importanza e la lungimiranza di quanto “seminato” col nostro duro lavoro negli anni passati, con le nostre proposte, i documenti, convegni, assemblee, ecc. .
Esempio emblematico in tal senso è la Cabina di Regia per il dissesto idrogeologico, nostro cavallo di battaglia, diventato obbiettivo strategico dichiarato dal Governo regionale con la sua Delibera 330/2014, di cui si richiede la immediata, effettiva e concreta attuazione.
Si ribadisce, quindi, la estrema necessità, per quanto concerne i nostri livelli regionale e territoriale, di riportare i settori di nostra pertinenza al centro dell’agenda politica delle Istituzioni Regionali, (forestazione, bonifica ed ESA coordinate per la difesa del suolo; pesca, zootecnia ed agroalimentare in generale, per la valorizzazione della altissima qualità e della tipicità dei prodotti locali, oltre che per la sicurezza dei consumi).
L’iniziativa ha, inoltre, nella nostra Regione l’obbiettivo di rispondere in maniera chiara e netta alla strategia politica di annunci mediatici posta in essere dall’attuale Governo Regionale, e mira anche a sensibilizzare ed informare l’opinione pubblica, onde correggere gli aspetti disinformativi di certa stampa, salotti televisivi e social network, strumentalmente e preconcettualmente avversi ed aperti a gratuite e generalizzate campagne denigratorie.
La manifestazione del 30 gennaio, in Sicilia, sarà dunque, messa in atto anche in risposta alle difficili questioni del momento ed alla linea politica (che punta a tagli) dei Governi Regionale e Nazionale nei settori di nostra pertinenza: tutte le Istituzioni devono comprendere che ulteriori “involuzioni” dei livelli e delle condizioni occupazionali nei nostri settori sarebbero inaccettabili ed inaccettate, al punto da costituire possibile incontrollabile nocumento per l’ordine pubblico.
Gli sfoghi migrativi del dopoguerra non sono più possibili; il “famigerato esercito dei Lavoratori forestali, della bonifica e dell’ESA”, è, e deve essere sempre di più considerato una ricchezza (un esercito della salvezza!, con il loro prezioso bagaglio di professionalità, conoscenza delle tecniche e del territorio) nell’interesse generale di tutta la cittadinanza ad un territorio sicuro e protetto dai fenomeni, sempre più frequenti, di dissesto idrogeologico (la Sicilia ha più del 78% di territorio a rischio, ed ha già pianto, ex post, troppi morti!).
I nostri lavoratori dicono basta!
Chi guida la Cosa Pubblica, deve ora dimostrare di avere il coraggio e le capacità, tecniche, politiche ed etiche per combattere e vincere le, sicuramente difficili, sfide dei nostri tempi.