VENETO - LA FAI CISL NON RINUNCIA MA RILANCIA
Agroalimentare veneto: domani, 15 gennaio, manifestazione a Venezia della FAI Cisl
Presidio della Prefettura (ore 10.30) e incontro a Palazzo Ferro Fini (ore 11.30)
Rota: servono buone scelte di governo per sfruttare meglio le potenzialità di reddito e di occupazione del settore che è in controtendenza rispetto alla crisi.
“L’agroalimentare per la crescita, lo sviluppo e il lavoro”. La Fai Cisl, Federazione dei lavoratori dell’agricoltura, della pesca e dell’agroindustria, ha promosso per domani una giornata di mobilitazione nazionale, articolata con iniziative regionali, sui temi collegati al futuro produttivo ed occupazionale del settore.
In Veneto è stata organizzata una manifestazione davanti alla Prefettura di Venezia (ore 10.30) con una delegazione che sarà ricevuta dal Prefetto. Poi appuntamento (ore 11.30) a Palazzo Ferro Fini presso il Consiglio Regionale del Veneto dove la delegazione incontrerà il Vicepresidente del Consiglio Regionale Matteo Toscani.
Rispetto ai temi di interesse nazionale la Fai del Veneto pone alcune priorità che hanno come interlocutore la Regione. In particolare sono quattro le proposte che riguardano lla Regione Veneto 1. Rendere strutturali i finanziamenti annuali destinati ai lavori forestali (previsti quest’anno 18 milioni di euro) evitando così che si debba ogni anno andare alla ricerca delle risorse necessarie all’esecuzione degli interventi di sistemazione idraulico-forestale (fanno capo alla Regione 624 operai forestali di cui 277 con rapporto di lavoro a tempo indeterminato ed i restanti 347 con rapporto di lavoro a tempo determinato (anno 2014).
2. Un piano di politica industriale per promuovere la qualità dei prodotti alimentari regionali e la tutela di alcuni settori che negli scorsi anni sono stati in Italia erroneamente e colpevolmente smantellati (su tutti il settore saccarifero: in Veneto rimane uno dei 4 zuccherifici d’Italia)
3. Una azione coordinata tra tutti gli attori istituzionali e di rappresentanza per il comparto dell’allevamento e della filiera del lattiero-caseario.
4. Attenzione verso la pesca dove l’esigenza è quella avere continuità e certezza sul ricorso agli ammortizzatori sociali e un adeguamento normativo sui temi della salute e della sicurezza dei lavoratori.
“Il settore agroindustriale veneto – spiega Onofrio Rota, segretario regionale di Fai Cisl – sta dando soddisfazioni sia in termini di profitto e di occupazione ed è in controtendenza rispetto alle dinamiche negative della crisi,a parte il comparto allevamento dove ci sono alcune sofferenze. Per questo è ancora più importante che Regione e governo nazionale intervengano con politiche che permettano di sfruttarne a pieno tutte le potenzialità produttive e di lavoro (dove siamo contrari all’estensione dei voucher). L’EXPO non può essere sono occasione di vetrina”.
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Roberto Soncin
Ufficio Stampa e Comunicazione