GIORNATA INTERNAZIONALE FORESTE: ITALIA CON UN GRANDE PATRIMONIO
La Giornata, istituita dall’Onu, quest’anno è dedicata al clima perché “sostenere le foreste e mitigare il cambiamento climatico sono due facce della stessa medaglia”. Le foreste sono le nostre alleate anche per combattere il cambiamento climatico, aiutano a regolare il clima assorbendo enormi quantità di CO2. Circa 1,31 miliardi di ettari di superficie forestale è classificata come territorio forestale intatto; di questi il 50% si trova nelle aree polari e con regimi climatici nevosi , il 46% nelle aree equatoriali e il 3% nelle zone temperate. Le emissioni di carbonio da foreste sono diminuite di oltre il 25% tra il 2001 e il 2015, principalmente a causa di un rallentamento dei tassi di deforestazione globale. Sono le nuove stime pubblicate dalla Fao in occasione della Giornata delle Foreste del 21 marzo. In particolare, nel periodo di 2001-2015, le emissioni globali da deforestazione sono calate, passando da 3,9 a 2,9 Giga tonnellate (Gt) di anidride carbonica l'anno. Di contro, nonostante la riduzione complessiva delle emissioni di carbonio da foreste connessa a minore deforestazione, le emissioni da degrado delle stesse sono notevolmente aumentate tra il 1990 e il 2015, passando dallo 0,4 all'1 Giga tonn di CO2 all'anno.
Si definisce deforestazione il cambiamento d'uso del suolo, da aree boschive ad altri usi. Mentre per degrado delle foreste s'intende una riduzione della densità della biomassa per cause umane o naturali come il disboscamento, gli incendi, lo sradicamento a causa del vento e altri eventi. Deforestazione e degrado forestale aumentano la concentrazione di gas serra nell'atmosfera, ma la crescita delle aree del bosco assorbe l'anidride carbonica, che rappresenta tre quarti delle emissioni di gas serra. L'Italia nell’ultimo millennio non ha mai avuto tanti boschi come oggi, circa 10 Ml di ettari. Nuove tecnologie e la meccanizzazione specializzata per l'agricoltura e la forestazione hanno permesso la coltivazione intensiva di più piccole estensioni di terra permettendo la rinascita di foreste sulle colline e sulle montagne. Ci sono in Italia 200 alberi pro capite; negli ultimi 40 anni la natura ha riconquistato 3,5 milioni di ettari. Un andamento in linea con quanto vorrebbero le Nazioni Unite: ”Per costruire un futuro sostenibile e resiliente al clima dobbiamo investire sulle foreste. Ciò richiederà un impegno politico ai più alti livelli, politiche ‘smart’, un’applicazione effettiva della legge, partnership e finanziamenti innovativi”. Tuttavia l'Italia ha bisogno di una nuova gestione del patrimonio forestale, troppo spesso abbandonato dai proprietari e non sempre assistito dalle necessarie infrastrutture. Contrastare le azioni alla base dei processi di deforestazione deve avvenire anche combattendo il commercio illegale di legname, carta, polpa applicando puntualmente e correttamente le normative come la "Eu Timber Regulation" con un controllo del mercato, in particolare in un paese come l’Italia tra i primi mercati al mondo di legnami tropicali, carta e il primo mercato al mondo in assoluto di legna da ardere con una crescita esponenziale nelle importazioni di pellet e cippato. Il Piano d'azione forestale dell'Unione Europea, se aggiornato, potrebbe guidare una ripresa ecologico - economica del settore nell'intero territorio europeo.