SAN BENEDETTO DEL TRONTO - FAI E CISL CHIEDONO SOLUZIONI DEFINITIVE PER IL PORTO
Il porto di San Benedetto è di fatto già bloccato per le imbarcazioni più grandi, e le altre, se non si sarà tempestivi nel dragaggio, lo saranno a breve.
L’economia del territorio, che si alimenta dalla pesca e dal suo indotto, dal turismo, dalla cantieristica, ha il suo fulcro principale su questa infrastruttura e la sua inefficienza aggiunge penalizzazioni ad una città già pesantemente segnata dalla crisi.
Il rimpallo di responsabilità a cui si assiste, tra Comune, Regione e Ministero evidenzia la totale assenza di una politica di programmazione strutturale per la gestione del porto .
Non è tollerabile che ciclicamente ci si trovi ad affrontare l’insabbiamento del porto come se fosse frutto di un evento naturale ed imprevedibile, e quindi gestito in emergenza e per di più mettendo a rischio la sicurezza di chi lavora in mare.
Come Fai Cisl Marche che rappresenta la pesca all'interno della Confederazione, alla luce dello stesso problema che si è verificato sia a P.to San Giorgio che a Fano, abbiamo richiesto ed ottenuto, qualche mese fa, un tavolo regionale permanente specifico su questo tema, composto, oltre che dalla Regione, dalle Organizzazioni Sindacali di Categoria, dalle Associazioni di rappresentanza della pesca e dai Comuni con la presenza di porti.
L’obiettivo che ci si è posti è stato in primis di affrontare l’emergenza, ma soprattutto quello di realizzare un coordinamento per pianificare, in maniera strutturale nel tempo gli interventi per il dragaggio dei porti, impegnando le Amministrazioni ad attivare risorse di propria competenza e di coordinarsi per utilizzare fondi statali /o comunitari.
Ai due incontri già realizzati è mancata la partecipazione del comune di San Benedetto, in quanto il suo porto è tra quelli di competenza statale, ma per gli impegni che il tavolo si è assunto, riteniamo che la sua presenza sia indispensabile.
Per tale ragione come Cisl e come FaiMarche- S.Benedetto abbiamo incontrato l’assessore Urbinati, il quale condividendo le nostre posizioni, ci ha rappresentato la disponibilità del Comune ad esserci, e di tale volontà provvederemo ad informare l’Assessore regionale Giorgi.
Le operazione di carotaggio che stanno per partire al porto di San Benedetto saranno propedeutiche ad un intervento di dragaggio che non avverrà a breve, per i tempi tecnici per le analisi, e comunque sarà parziale visto che riguarderà solo una striscia per l’ingresso e l’uscita dei natanti, occorrerà sin da ora prevedere un intervento su tutto il bacino portuale ed individuare le relative risorse economiche.
Il mondo del lavoro non può permettersi quanto sta accadendo né una riproposizione periodica dello stesso problema.