CATANZARO - CONSORZIO BONIFICA IONIO CATANZARESE IN SCIOPERO
Le organizzazioni sindacali di categoria guidate da Daniele Gualtieri e Caterina Vaiti hanno proclamato lo stato di agitazione a seguito della mancate risposte da parte della Regione Calabria sul futuro occupazionale dei lavoratori appartenenti ad un settore nevralgico e ritenuto di fondamentale importanza per la ripresa economica calabrese che passa soprattutto dall’agricoltura e dall’agroalimentare. Lo stato di agitazione continuerà fino a quando le organizzazioni sindacali e i lavoratori non avranno le risposte attese, e proseguirà con iniziative di lotta previste per martedì 16 giugno presso la sede della giunta regionale a Palazzo Alemanni a Catanzaro. I Segretari di Fai Cisl, Daniele Gualtieri, e Flai Cgil, Caterina Vaiti, intervengono nuovamente a distanza di tempo dopo che l' incontro avvenuto settimane fa e le sollecitazioni non hanno prodotto i risultati sperati. Una problematica legata ai servizi di fondamentale importanza per il territorio, quali quello del servizio irriguo alle aziende agricole, della manutenzione e rete di colo, tutti servizi espletati dal Consorzio di Bonifica. La situazione è davvero preoccupante, per l’anno 2015 nel bilancio di previsione in approvazione in consiglio regionale, sono stati azzerati i capitoli relativi ai Consorzi di bonifica riguardo l’irrigazione, la diga e la rete di colo, settori cruciali per la tutela del settore agricolo ambientale e forestale. Riteniamo assolutamente sbagliato tagliare in modo lineare settori strategici per la tutela del territorio, per i servizi e il supporto alle aziende agricole ma soprattutto per il rilancio dell’agricoltura, tutto ciò mette a repentaglio la garanzia occupazione di circa 50 lavoratori. Occorre invece puntare necessariamente su un azione politica strategica che abbia come priorità non solo il reperimento delle risorse economiche azzerate ma è assolutamente urgente implementare e sostenere settori di vitale importanza per il nostro territorio con i quali e in gioco la sopravvivenza di intere filiere di intervento per la manutenzione ambientale ordinaria e straordinaria del settore agricolo idraulico e forestale. Due emergenze ineludibili per la politica, la salvaguardia ambientale e il mantenimento della forza lavoro necessaria alla realizzazione dei progetti di irrigazione e di manutenzione delle reti di colo. In un momento cruciale per l’economia locale e regionale , sospesa tra crisi e potenzialità di crescita, laddove proprio l’agricoltura rappresenta la più valida delle opportunità di crescita, “ non possiamo tacere e non si possono accettare tagli draconiani a settori così nevralgici per l’agricoltura, la manutenzione del territorio e il mantenimento dei livelli occupazionali di un intero comparto lavorativo e delle tante risorse che vi sono legate al dissesto idrogeologico che meriterebbero di essere spese puntando sulla qualità e sull’efficienza.