LA FAI INCONTRA IN EXPO IL SINDACATO BIRMANO
Il 29 maggio si è tenuto presso l’Auditorium della Cascina Triulza, in EXPO, una importante iniziativa promossa e coordinata dall'Associazione “ITALIA-BIRMANIA INSIEME” di cui è segretaria Cecilia Brighi, per anni nota dirigente della CISL Confederale -Dipartimento Politiche Internazionali. Il seminario, sponsorizzato anche dalla nostra Fondazione, è stato dedicato al tema “Empowerment dei piccoli contadini birmani” ed ha evidenziato la necessità sviluppare il sistema dell’agricoltura sostenibile, come strumento di pace e di democrazia per la Birmania. Hanno partecipato all'incontro diversi rappresentanti delle Istituzioni, dell'Università e della società civile; tra gli altri il sen. Vincenzo Scotti, presidente “Italia-Birmania- Insieme”, il segretario generale IBI, il Ministro Plen; Giampaolo Cantini, Direttore Generale Cooperazione allo sviluppo, e diversi rappresentanti della delegazione Birmana, tra cui il Segretario generale della Confederazione Sindacale CTUM, il Segretario della Camera di commercio e diversi dirigenti sindacali nazionali dei settori agricoltura e pesca. La prima sessione del convegno è stata chiusa da Luigi Sbarra (in qualità di Presidente della Fondazione FAI e di segretario confederale CISL), il quale ha rappresentato sentimenti di solidarietà e vicinanza alla popolazione, ai lavoratori ed al sindacato Birmano, sottolineando la complessità della situazione socio-economica e politica della Birmania e l’impegno delle Istituzioni internazionali e della CISL per contribuire ad avviare un processo di riforme che agevolino lo sviluppo e la crescita. Uno sviluppo sostenibile – ha detto ancora Sbarra - che deve puntare sull’agricoltura, settore che meglio coniuga inclusione e produttività, garantendo meglio i diritti dei lavoratori che sono i più deboli e i più esposti, tenendo presente che la maggioranza dei lavoratori non ha alcun diritto riconosciuto ed operano fuori dal perimetro dell’economia formale. In tal senso bisogna impegnarsi per garantire ai lavoratori agricoli gli stessi diritti di associazione previsti per altri settori, nella consapevolezza che, se si vuole costruire un futuro sostenibile per il pianeta e un’agricoltura responsabile, si deve partire dal lavoro, affrontando la sua crisi e la necessità di rilanciarlo puntando sulla dignità della persona, promuovendo un sistema agroindustriale capace di rafforzare i diritti umani. La delegazione, coordinata dall'amica Cecilia Brighi, ha colto l'opportunità della visita in Italia per una prima conoscenza con il sindacato lombardo, in particolare con la FAI che ha organizzato una visita ad una realtà produttiva significativa, quale la Granarolo di Pasturago (MI); realtà che ha raccolto un vivo interesse da parte della delegazione sindacale ed imprenditoriale; interesse e curiosità sia per gli aspetti organizzativi avanzati che per la caratteristica cooperativistica, che vede il sito produttivo trasformare sopratutto il latte conferito da centinaia di soci. Le due giornate trascorse insieme si sono concluse con un simbolico scambio di bandiere sindacali, che ha voluto significare la vicinanza e l'amicizia per un Paese,e per le sue associazioni sindacali, che vivono i primi anni di libertà sindacale (sancita dalla legge solo dal 2012) e che vede ora nel ruolo di Segretario nazionale confederale il sig. U MAUNG MAUNG (presente all'iniziativa) che ha vissuto in clandestinità all'estero per ben 24 anni continuativi; 24 anni della sua vita, ininterrottamente lontano dalla famiglia, spesi svolgendo un ruolo di coordinamento sindacale in sinergia con le battaglie politiche per la libertà e la democrazia, contro una rigida dittatura che nel Paese ha visto da anni un baluardo nel Premio Nobel per la Pace 1991: AUNG SAN SUU KYI.
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