LAZIO - VERTENZA SISTEMA BONIFICA
Le Federazioni regionali del Lazio Fai-Cisl, Flai-Cgil e Filbi-Uil, a seguito del perdurare delle grave situazione finanziaria dei Consorzi di Bonifica del Lazio ed in particolare del Consorzio di Bonifica di Rieti i cui lavoratori non percepiscono le retribuzioni da 10 mesi e del Consorzio di Bonifica dell'Agro Pontino le cui difficoltà finanziarie non consentono il pagamento delle retribuzioni spettanti ai lavoratori (ad oggi le mensilità non pagate sono 4), il pagamento dei fornitori, di effettuare gli interventi di manutenzione alle auto di servizio ed ai mezzi d’opera e di conseguenza di garantire neppure i servizi essenziali ai consorziati, hanno chiesto al Prefetto di Roma, Dr. Franco Gabrielli, l’attivazione, presso la Prefettura di Roma, di un tavolo istituzionale al fine di individuare soluzioni ed intraprendere azioni utili al risanamento degli Enti di Bonifica del Lazio ed al prosieguo delle attività consortili, in particolar modo, in un periodo di piena attività irrigua e in presenza di allerta meteo. L’attuale condizione finanziaria, ormai strutturata e non riconducibile ad una situazione transitoria e straordinaria, vede il Consorzio di Bonifica di Rieti e il Consorzio di Bonifica dell'Agro Pontino al collasso con ricadute gravissime per la tutela del Territorio, il personale occupato, per l’economia agro-alimentare, l’indotto e più in generale per l'intero tessuto sociale ed economico del Lazio. Ricordano, le Federazioni regionali, che nel primo incontro con l’Assessore all’Ambiente Refrigeri del 14 gennaio 2015 lo stesso aveva fatto proprie le istanze del Sindacato impegnandosi a trovarvi soluzione nelle more della nuova Legge di riordino del Sistema dei Consorzi di Bonifica del Lazio. In particolare nel Verbale veniva assunto da parte dell'Assessorato l'impegno a tutelare il personale occupato e a garantire la regolarità delle retribuzioni e delle attività consortili; nel secondo incontro, tenutosi in Regione il 23 luglio u.s. l’Assessore all'Ambiente Refrigeri comunicava che entro i primi giorni di agosto sarebbero stati stanziati 3,4 milioni euro a favore del Sistema consortile, il che avrebbe consentito, nei giorni immediatamente successivi il pagamento degli stipendi arretrati, mentre, riguardo ai circa 48 milioni di euro richiesti dai Consorzi del Lazio, per saldare quanto dovuto dalla Regione per i servizi svolti dal 2010 al 2014, l’Assessore faceva presente di poter coprire l’80% di tale cifra (circa 40 milioni di Euro), causa la mancata rendicontazione per il restante 20%. Trattandosi comunque di debiti fuori bilancio, per il relativo riconoscimento si sarebbe dovuto attendere la preventiva autorizzazione della Corte dei Conti e solo dopo la Regione avrebbe potuto erogare l'intera somma in tre rate nell'arco di tre anni. "Fin qui gli impegni assunti, e comunicati dalla Regione Lazio alle Organizzazioni Sindacali, ma ad oggi, lamentano Fai-Cisl, Flai-Cgil e Filbi-Uil, "nessuno di questi impegni è stato mantenuto", inoltre, fanno presente le tre sigle sindacali, al Prefetto di Roma, che permangono le seguenti partite debitorie della Regione nei confronti dei Consorzi del Lazio: mancati pagamenti, per lavori di Manutenzione PIR " Opere di Bonifica di Preminente Interesse Regionale" e SPM "Servizio Pubblico di Manutenzione opere di Bonifica. Infine, "ci preme sottolineare, affermano i Sindacati, che i lavoratori dei Consorzi di Bonifica non possono essere più umiliati nella loro dignità come persone e come lavoratori; Il "Sistema Bonifica del Lazio" necessita di interventi concreti e risolutivi, non più procrastinabili" - "Si parla dei costi dei Consorzi di bonifica, ma si dimentica che la Legge Reg. n. 53 che regolamenta la loro funzionalità demanda alle Province – attraverso le ATO – e alla Regione la stipula delle convenzioni che poi serviranno a gestire al meglio il mantenimento e la sopravvivenza del Territorio, a tal proposito ricordiamo che il Lazio è una delle Regioni a più alto rischio idrogeologico in Italia e che necessità di costante monitoraggio ed interventi". A Latina sono in corso una serie di incontri tra Sindacato e lavoratori con le Amministrazioni Comunali i cui territori ricadono nelle aree di competenza del Consorzio di Bonifica dell'Agro Pontino. Richiesto anche un nuovo intervento del Prefetto di Latina Dr. Pierluigi Faloni che si era attivato nei giorni scorsi nei confronti della Regione Lazio. In queste ore, le Federazioni regionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Filb-Uil hanno proclamato lo stato di agitazione in tutti gli Enti Consortili del Lazio, prevedendo, espletate le formalità di Legge, ulteriori più incisive forme di protesta, ivi compreso lo sciopero generale.