FAI, ELETTI A PARMA-PIACENZA DELEGATI PER CONGRESSO NAZIONALE, CON ALVITI E SBARRA
Si è svolta oggi a Parma l'Assemblea congressuale della Fai di Parma e Piacenza, che ha eletto i delegati chiamati ad esprimersi in occasione del Congresso nazionale della Categoria agro-industriale-ambientale della Cisl. I lavori sono stati aperti dal Segretario territoriale Gianni Alviti. Dopo il dibattito, le conclusioni sono state affidate al Commissario nazionale della Fai, Luigi Sbarra.
Nella sua relazione introduttiva, Alviti ha ricordato le principali vertenzialità presenti sui territori, "morsi da una crisi da cui non siamo ancora usciti". A Parma, ha detto, "Barilla è ancora una azienda che investe, Parmalat parla sempre più francese e il problema del lattiero caseario in Italia è ancora tutto da risolvere". Continuando nella panoramica delle criticità, Alviti ha ricordato come "Plasmon è passata a Newlat, Eridania ha di fronte un progetto di riconversione triennale che dovrebbe mantenere l’occupazione, la Ssica vuole diventare Fondazione di Ricerca contro il parere non solo nostro, Nestlè non vive più da tempo in tranquillità". Quanto a Piacenza, "rimane molto delicata la situazione al Consorzio di Bonifica e rimangono alte le preoccupazioni per lo stabilimento di Conserve Italia". Il percorso di regionalizzazione delle Apa, sofferto e difficile, "sembra aver portato almeno in quel settore un po’ di tranquillità". In questo difficile contesto, "che vede sofferenze anche nella Food Valley", la Fai "non fa mai mancare il suo apporto ai tavoli sindacali e la propria partecipazione anche nelle situazioni più complesse".
Nel suo intervento conclusivo, Sbarra ha ricordato come "per le sue caratteristiche, per la sua frammentazione, l'industria alimentare resta gravemente esposta alla minaccia di una colonizzazione da parte di grandi multinazionali estere". Il Commissario Fai ha poi rimarcato la necessità di "elevare la qualità di processo e di prodotto per meglio competere nei mercati internazionale, non cedere alle delocalizzazioni e resistere alle campagne acquisti". Anche nell'agricoltura, "strada maestra si chiama partecipazione. Occorre stabilire relazioni industriali maggiormente collaborative, incoraggiare rafforzare gli affidamenti della bilateralità, attivare strumenti partecipati che assicurino una più alta qualità e migliori condizioni di lavoro".
"L'integrazione del tessuto produttivo agroalimentare è ormai matura, con quotidiane interazioni tra industria, filiere agricole, sistema allevatori. Ne risulta una rete di eccellenza, possibile grazie all'indispensabile lavoro di tutela, manutenzione e cura del suolo e dei bacini idrici. Per questo dobbiamo continuare a sostenere il modello sussidiario dei Consorzi di Bonifica, battendoci per il rilancio di questi enti nel segno della trasparenza, della produttività e dell'autonomia. Questo congresso rafforzerà le nostre battaglie e ci consoliderà sui tavoli di trattativa, nel rapporto con i delegati e con la nostra gente, nel quotidiano lavoro al servizio della buona contrattazione e della tutela dei lavoratori", ha concluso Sbarra.
[gallery link="file" ids="8181,8182,8183,8179,8180,8184"]