CONGRESSO FAI, ASSEMBLEA RAGUSA-SIRACUSA CON SBARRA E COLONNA. L'OMAGGIO ALLE VITTIME DI BRUXELLES
Un minuto di silenzio per ricordare le vittime del massacro di Bruxelles. Si è aperta così, oggi a Siracusa, l'Assemblea congressuale della Fai Cisl Ragusa-Siracusa, che ha eletto i delegati al Congresso nazionale della Categoria agroindustriale-ambientale della Cisl.
Tra i presenti, il Segretario generale della Fai Sicilia, Fabrizio Colonna, il Segretario generale Usr Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo, il coordinatore Fai Cisl di Ragusa, Sergio Cutrale e il Segretario della Cisl territoriale, Paolo Sanzaro. Ha terminato i lavori un intervento del Commissario nazionale della Fai Cisl, Luigi Sbarra.
"Gli attentati di Bruxelles - ha detto Sbarra - colpiscono al cuore l'Europa, i suoi valori, la sua missione al servizio di stabilità, pace e democrazia. Questo attacco ci coinvolge tutti. Le vittime invocano per questo una risposta unita, determinata e solidale da parte dell'Unione. Fin qui, il tema della Sicurezza è stato pesantemente ed inspiegabilmente sottovalutato, come pure i suoi collegamenti con la politica internazionale. Ora dobbiamo ritrovarci intorno ad una lucida strategia comune. Vuol dire riscoprirsi Comunità, affrontare e sconfiggere la barbarie del terrorismo insieme. Lo dobbiamo ai nostri fratelli caduti a Bruxelles e a Parigi; lo dobbiamo a tutti noi e ai nostri figli".
Intervenendo sulle politiche di settore, Colonna ha rilevato come "pur nei grandi mutamenti che sta attraversando il mondo del lavoro, i dati nazionali e siciliani confermano la centralità economica, sociale, occupazionale e produttiva del settore agro-industriale-ambientale". In particolare, il settore primario resta per l'Isola "la più grande realtà produttiva, occupando circa 500 mila famiglie". L'agricoltura vive sul territorio "momenti di crisi mai registrati prima". A cominciare dalla "piaga del caporalato, che va sanata inasprendo le misure di repressione ma anche attivando strumenti partecipati".
Serve poi un sostegno pubblico per quelle "centinaia di aziende siciliane che restano mortificate dall'ingresso autorizzato di prodotti provenienti da aree extracomunitarie". Sul versante della salvaguardia ambientale, "il 70 per cento del territorio è a rischio idrogeologico per assenza di politiche mirate al recupero ambientale e alla corretta gestione dei corsi d'acqua naturali ed artificiali". Serve guardare alla manutenzione e alla cura integrata dei boschi, delle acque, dei bacini di bonifica "in un'ottica lontana dalla vecchia concezione assistenzialistica", ha aggiunto Colonna.
"Tutte queste criticità richiedono il consolidamento dell'azione della Fai", ha detto Sbarra nel suo intervento conclusivo. "Noi oggi celebriamo un Congresso che vuole rendere più efficace e capillare la nostra presenza sui territori, estendendo le nostre tutele fuori e dentro i posti di lavoro e valorizzando il ruolo dei nostri delegati e dei nostri militanti all'interno di un mercato del lavoro articolato, slegato, complesso".
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