CONGRESSO FAI, ELETTI I DELEGATI DI SALERNO. GARONE-TANGREDI-SBARRA: VALORIZZARE LAVORO E FILIERE D'ECCELLENZA
La Fai di Salerno ha eletto oggi i suoi delegati per il Congresso nazionale della Federazione agro-industriale-ambientale della Cisl, al via il prossimo 13 aprile. I lavori dell'Assemblea sono stati aperti dalla relazione del Segretario territoriale Aniello Garone; le conclusioni sono state affidate al Commissario nazionale Fai, Luigi Sbarra. Ha presieduto il Segretario Generale della Fai Campania, Raffaele Tangredi.
Hanno partecipato all'iniziativa anche il Consigliere all'Agricoltura e alla Pesca della Regione Campania Francesco Alfieri, il Segretario Ust Cisl Salerno Matteo Buono, il Direttore dell'Inas Salerno Antonino Chillemi e il Segretario territoriale Fnp, Giovanni Dell'Isola.
Introducendo i lavori, Garone tra l'altro ha ricordato la centralità del comparto conserviero, "che impiega 10 mila lavoratori con un fatturato di un miliardo di euro l'anno". Per salvaguardare produzione, occupazione e qualità del settore contrastando il crescente fenomeno di contraffazione, la Fai lavora per "istituire un marchio di qualità che assicuri vera tracciabilità della materia prima e della trasformazione industriale". Criticità strutturali colpiscono invece la forestazione, la bonifica e l’associazione degli allevatori. Il rilancio delle filiere agroalimentari e ambientali passa "per la valorizzazione delle grandi ricchezze di una provincia che vanta diciotto prodotti di origine controllata e protetta ed enormi potenzialità in termini di distintività e varietà paesaggistica, naturale e ambientale".
Da parte sua, Tangredi ha richiamato l'importanza di "ristabilire e consolidare una interlocuzione non occasionale e un dialogo costruttivo e strutturato con le istituzioni regionali" per affrontare le tante vertenze che attraversano i settori produttivi. "Dobbiamo lavorare insieme per rilanciare un comparto agroalimentare che soffre di grande frammentazione, un sistema allevatori che vive anni di dura crisi, nonostante l'assoluta eccellenza, i vari segmenti di un settore ambientale che va sostenuto e messo debitamente a sistema secondo una logica integrata, protettiva e produttiva", ha detto, fra l'altro, il Segretario regionale Fai.
Nel suo intervento conclusivo, Sbarra ha evidenziato la necessità di "fare rete", mettendo in connessione le tante filiere agroalimentari che, specialmente al Sud, non riescono a trovare sbocco nel complesso mercato globalizzato. "Le aggregazioni e le integrazioni devono dare la possibilità ai sistemi agroindustriali locali di interagire tra loro, fare economie di scala, aggredire con più efficacia i mercati mondiali e contrapporsi alle inaccettabili asimmetrie con la Grande distribuzione". Sbarra si è poi soffermato sul tema dello sviluppo delle politiche ambientali, con particolare riferimento al settore della forestazione. "Chiediamo alla Regione - ha detto - di garantire i salari, la continuità occupazionale e gli interventi necessari alla stabilizzazione della manodopera. Semplicemente vergognoso che ci siano operai che non percepiscono retribuzione da 20 mesi".
La Fai, ha continuato il sindacalista, "invoca un grande piano regionale per la messa in sicurezza del territorio, la difesa del suolo e la salvaguardia dell'assetto idrogeologico. Occorre fare leva sulle risorse comunitarie legate al Psr Campania, che vanno spese in modo virtuoso e orientate su target dal valore sociale". Sul sistema allevatori, Sbarra ha ricordato il piano d'azione recentemente inviato dalla Fai al Governo per istituire "un tavolo che garantisca stabilità occupazionale". Tutte sfide che si raccolgono "solo valorizzando il prezioso lavoro quotidiano che i nostri delegati, i nostri quadri e i nostri dirigenti svolgono sui territori. Su di loro occorre puntare per rilanciare il ruolo della Fai nei processi di crescita locali e nazionali", conclude Sbarra.
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